Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 3.djvu/282

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202 non cognosce altro che amore sensitivo: di questo sta piena la memoria, unde, stando così non può aver altro ricordamenlo che di miseria con disordinati appetiti e desiderj. Acci ancora posta la Verità eterna un’altra vigna a lato a questa, cioè quella del prossimo nostro, fa quale è tanto unita insieme con la nostra,* che. utilità non possiamo fare alla nostra, che non sia fatta anco alla sua: anco ci è comandamento di/governare la sua come la nostra, quando ci è detto!

ama Dio sopra- ogni cosa ed il prossimo come te medesimo.

0 quanto è crudele questo lavoratore, che sì male ha governata la vigna sua senza veruno fruito, se non d’aleuno allo di virtù; e questi sono sì acerbi, che neuno è che ne possa mangiare; questi frutti sono le operazioni buone che sono fatte fuora della carità.

O quanto è misera. quella anima, che nel punto della morte, il quale è uno tempo di ricolta, si ritrova senza veruno frutto: la prova li-fa cognoscere la morte sua: ella va cercando allora d’avere il tempo per poterla governare, e non ha il modo: lo ignorante uomo pareva che credesse poter tenere il tempo a suo modo, e, non è così. Adunque, fratelli, levianci nel tempo presente, che ci è prestato per misericordia: levisi la ragione col libero arbitrio, e cominciamo a rivoltare la terra di questo disordinato e perverso amore, cioè, che l’affetto il quale è tutto terreno, e d’altro che di cose transitorie non si vuole nutricare, le quali passano tutte come il vento senza alcuna fermezza o stabilità diventi celestiale cercando i beni del cielo, i quali sono fermi e stabili, che in sè non hanno alcuna mutazione.

Apriamo la porta della volontà a ricevere il seme della dottrina sua, il quale seme produce i frutti delle vere e reab virtù, le juali virtù col lume e libero arbitrio l’ha èselte dalla terra; cioè, che le virtù non 1 ha seminate, nè ricolle in sè per veruno terreno amore o piacere umano; ma con odio e dispiacimento di sè medesimo ne l’ha gillato fuore, ed il frutto riposto nella memoria per ricordanpcnlo de’be-