Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 3.djvu/289

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quello die ella ha promesso, diventa uno angelo terrestre in questa vita; perocché come gli altri uomini del mondo, vivendo nella carità comune, sono uomini giusti, e se fussero in peccalo mortale sarebbero animali bruti; così quelli che si conservano nello stato della continua continenzia, ed entrano nel giardino della santa religione, sono fatti angeli; e se non osservassero quello che hanno promesso, sarebbero peggio che dimonia: e non hanno questi cotali il vestimento predetto. 0 quanto sarà dura cd aspra quella reprensione, che sarà fatta alla sposa di Cristo dinanzi al sommo Giudice: serrata li sarà la porla dello Sposo eterno. Or, che rimprovero sarà quello di vedersi privata di Dio e della conversazione delli angeli solo per suo difetto? 0 carissime suore, chi punto la considerasse eleggiarebbe prima la morte che offendare la sua perfezione, non tanto che offendare D.o; ma io dico d’ offendare la perfezione sua; perocché altro é stare in peccato mortale, per lo quale allora sta in offesa di Dio, ed altro è offendare In perfezione sua, la quale ha promessa di compire, cioè, che oltre al1’ osservare i comandamenti di Dio ha promesso d’osservare i consigli attualmente e mentalmente. Gli uomini che stanno nella carità comune, osservano i comandamenti e’ consigli, perocché sono legali insieme, e non si può osservare 1’ uno senza 1* altro, ma osservangli mentalmente (//): ma quello che ha promesso di compire la vita perfetta, gl osserva mentalmente ed attualmente; unde dico, che se attualmente poi non gli osserva, ma osservali pur mentalmente, offende la sua perfezione, per la quale elli promesse d’osservarli attuali e mentali: Che promettemmo noi, carissime suore? promettemmo d’osservare i consigli, quando nella professione fecemo tre voti; perocché noi promettemmo povertà volontaria, òbbedienzia e continenzia, i quali non osservando, offendiamo D.o per la promissione e voto fatto, ed offendiamo la perfezione la quale noi abbiamo eletta; perocché se un altro che