Pagina:Cattaneo - Rivista di varii scritti intorno alla Strada ferrata da Milano a Venezia.djvu/46

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da milano a venezia 85

che i padri di famiglia sogliano accumulare senza bisogno le somme in una sola mano, che, comunque onorata e valida, è pur sempre esposta alle umane vicende".

"L’istituzione d’una ricevitoria per sè non facilita le opere di costruzione, non accerta maggiormente l’incasso del denaro... non promove la collocazione delle azioni, perchè son già tutte collocate. Essa non è che un’agevolezza conceduta a quella parte degli azionisti... e deve dare alle azioini un maggior favore su quella piazza, che sulle altre grandi piazze d’Europa. Se la direzione crede utile all’impresa che le azioni ristagnino perpetuamente in una sola piazza... ch’esse non entrino mai nella gran circolazione europea, che possano soggiacere ad un’unica crisi, ed all’arbitrio di poche case, alle quali sarà necessario render pedissequa la gestione degli affari, ella deve determinare da questo momento che non si debba mai erigere altra ricevitoria. Ella deve determinare che gli azionisti che colà risiedono, debbano avere un privilegio,... senza il quale essi furono egualmente volonterosi d’acquistarle ... Ma se il credito delle azioni può venir promosso dall’istituzione d’un’agenzia, sarebbe utile tenersi in libertà di poterne stabilire altre ancora ... Dunque le cautele da imporsi a questa prima istituzione devono servire di modello perpetuo, dal quale non si potrebbe più prescindere senza far torto ... Se una protesta o qualunque altra opposizione avesse mai a rinovellarsi, l’instituzione d’un’agenzia potrebbe forse divenire un pegno in mano agli avversarj ... Quanto al compenso da prestarsi, l’agenzia come sollecitatrice dev’essere a carico di tutta la società; ma quello della ricevitoria deve tornar a carico di chi ne profitta; quindi non può consistere in una somma fissa, perchè il numero di quegli azionisti è variabile".

Il parere fu inutile: s’instituì fuor dello statuto l’agenzia e s’instituì con annuo soldo fisso, il quale dalle richieste lire 50 mila con fatica si ridusse a 24 mila. L’unico servigio ch’ella prestò in quell’anno si fu di pagare a quegli azionisti due rate d’interesse, cioè forse 60 mila lire; il che costò una provisione di lire 24 mila (4o per 100) alla società tutta, compresi quegli azionisti che dimorando in altre città, non se ne potevano valere. Le amministrazioni