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430 Chi l’ha detto? [1270-1274]

1270.   Est quædam flere voluptas.1

(Tristia, lib. IV. el. 3, v. 32).

Anche per il pianto ho alcune frasi dantesche, quali le due seguenti:

1271.   Farò come colui che piange e dice.

(Dante, Inferno, c. V, v. 126).

1272.   Ben se’ crudel, se tu già non ti duoli
     Pensando ciò ch’il mio cor s’annunziava;
     E se non piangi, di che pianger suoli?

(Inferno, c. XXXIII, v. 40-42).

Ecco finalmente un’ultima citazione lacrimosa tolta dal libretto di una vecchia e notissima produzione teatrale:

1273.   Una furtiva lacrima
     Negli occhi suoi spuntò.

(L’Elisir d’Amore, opera comica di Felice Romani, musica di Donizetti, a. II, sc. 8).







§ 57.



Povertà, ricchezza





1274.   Vivent les gueux!2

è il ritornello di una canzone di P. J. De Béranger intitolata appunto Les gueux e composta nel 1812; ma se Béranger gli ha dato quella popolarità di cui godono tutte le sue rime, è pur vero ch’egli non n’è l’autore. Il Fournier racconta di averlo trovato in diversi canzonieri del secolo xviii, e principalmente alla fine di al-


  1. 1270.   Anche il pianto ha una certa voluttà.
  2. 1274.   Viva i pezzenti!