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446 Chi l’ha detto? [1316-1318]


ricorderò per incidenza, che fu un genero di lui, il compianto senatore G. B. Giorgini, il quale disse una volta alla Camera dei Deputati che

1316.   In Italia il potere non ha arricchito nessuno.

Sono parole scritte da lui nella relazione sul disegno di legge per una pensione e dono nazionale a Luigi Carlo Farini (dono da lui rifiutato quattro anni prima; ved. n. 1318), nella seduta della Camera il l6 aprile 1863 (Atti Parlam., Legisl. VIII, Sessione 1861-63, Camera dei Deputati, pag. 4622). Ecco l’intero periodo:

«Una delle glorie più vere della nostra rivoluzione e del nostro paese, una giustizia che tutti i partiti saranno superbi di rendersi scambievolmente, è appunto questa: in Italia le vicende politiche sono state per molti una causa di rovina: il potere non ha arricchito nessuno

Se il venerando uomo fosse ancor vivo, non oserebbe ripetere questa affermazione cosi assoluta oggi, nell’anno di grazia 1920! Come paion lontani e leggendari i tempi del Lanza, del Ricasoli, del Farini! Fu il secondo di codesti uomini integerrimi, il barone Bettino Ricasoli, che, essendo presidente del Consiglio, nella tornata della Camera dei Deputati del 9 dicembre 1861, protestando contro le false notizie che si facevano artatamente circolare anche da qualche deputato per agitare il paese e per screditarlo innanzi all’estero, proruppe nella vivace esclamazione:

1317.   Siamo onesti: non chiedo altro.

che sollevò un vero tumulto nella Camera. La Destra, il Centro e le tribune applaudirono; la Sinistra rumoreggiò e protestò vivacemente. L’on. Ricciardi gridò che la parola onesti doveva essere ritirata; e l’on. Zuppetta: «Qui non vi sono disonesti!» Ma si era nell’anno 1861: oggi un’interruzione simile solleverebbe la più schietta ilarità.

Dell’altro nominato di sopra, il Farini, è celebre la nobilissima risposta:

1318.   Non mi tolgano la gloria di morir povero.

Luigi Carlo Farini era stato nominato dittatore delle Provincie modenesi il 28 luglio 1859, e quindi dell’intiera Emilia.