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22 ciceruacchio e don pirlone

data esatta: e significa, in moneta spicciola, innanzi all’elezione di Pio IX, od anche fino al 16 giugno 1846.

«In tal modo se il signor De Brosses fosse tornato a Roma nel 1846, vi avrebbe ritrovato, finanche per confessione del signor De Rayneval, il peggiore dei Governi d’Europa»1.

Il conte Pellegrino Rossi, inviato straordinario e ministro plenipotenziario del Re dei Francesi presso il pontefice Gregorio XVI, cosi scriveva, confidenzialmente, al signor Guizot, presidente del Consiglio, il 27 aprile 1845:

«Le cose sono sempre in uno stato deplorabile, e non v’è punto a sperar miglioramento in questo momento. Ben lungi dal pensare a secolarizzare l’amministrazione civile, il Papa non vuole impiegare, anche fra i prelati, che quelli che si son fatti preti. A ciò si aggiunga la 7nancanza di qualsiasi scuola e di qualsiasi carriera regolare. Un prelato è abile a tutto… Quanto alle finanze, questa è una piaga di cui nessuno si dissimula la gravità … Questa situazione si complica pei gesuiti. Essi sono qui mischiati in tutto: essi esercitano influenza in ogni campo e sono, dovunque, oggetto di timori o di speranze… Per regolarsi non bisogna obliare che qui nulla di importante si fa o si ottiene che per influenze diverse e indirette. Qui opinioni, convinzioni, determinazioni non scendono dall’alto al basso, ma risalgono dal basso all’alto. Colui che, per una ragione o per un’altra, piace ai subalterni non tarda molto a piacere ai padroni. Colui che non si rivolge che ai superiori si trova ben presto isolato e impotente.

«Le influenze subalterne e potentissime sono di tre specie: il chiericato, il foro e gli uomini d’affari, in cui son compresi gli uomini di finanza e certi contabili, razza particolare a Roma e che esercita tanta più influenza in quanto essa sola conosce e fa gli affari di tutti. Se una verità giunge a penetrare nelle sacristie, negli studi e nelle computisterie nulla le resisterà, e viceversa»2.


  1. Edmondo About, Il Governo pontificio o la questione romana, versione libera consentita dall’autore, Italia, a spese dell’editore, cap. IX, in principio. Cf. con Massimo D’Azeglio, Ultimi casi di Romagna.
  2. Comte Henry D’Ideville, Le comte Pellegrino Rossi, sa vie, son œuvre, sa mort 1787-1848, Paris, Calman Lévy, éditeur, 1887, lib. IV, pag. 106 et suiv.