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documenti 467


DOCUMENTO N. XVI. 1

CONSOLATO GENERALE PONTIFICIO NEL DUCATO DI GENOVA

N. 635.

Em.mo Rev.mo Signore signor padrone colendissimo.
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Ieri mattina, su questa piazza dell’Acqua Verde erano esposti al pubblico i due cannoni di bronzo della guardia civica di Roma che i Genovesi inviano alla guardia civica suddetta, di cui io già ne tenni proposito a V. E. reverendissima; e la gente accorsa in detta piazza per vederli fu numerosa oltre ogni credere. Detti cannoni sono stati fatti a Torino in quella regia fonderia e fu loro imposto i nomi (sic) di S. Pietro e Pio IX e vi sono impresse le armi pontificia e genovese.

Da quanto è a mia notizia i summentovati cannoni verranno portati in cotesta capitale da una Deputazione, per farne la presentazione alla summentovata guardia civica.

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Genova, 7 febbraio 1848.

Umilissimo, devotissimo, obbedientissimo servitore
Pel console generale
Il console generale coadiutore

F. Scorza.


All’Eminentissimo e reverendissimo
      signor Cardinale camerlengo di S. R. C., Roma.


Documento N. XVII.2

MINUTA DELLA LETTERA INVIATA DAL MINISTERO DELLE ARMI.

Divisione seconda, N. 3478
2122

Li 25 marzo 1848.

Nella giornata di oggi e di domani partirà la legione della guardia civica, ed i battaglioni dei volontari.

Conviene dunque fare per essi approntare l’occorrente per l’alloggio e per le razioni di pane lungo lo stradale da Roma a Pesaro per la via delle Marche.


  1. Dalle Buste della miscellanea politica ecc, Busta 22, Copertina 70.
  2. Dalle Buste della miscellanea politica ecc, Busta 28, Copertina 109. Da questa minuta di lettera, esistente in posizione, appare chiaro che il Ministero prevenne con soverchia ristrettezza di tempo l’Ispettore della prima divisione, e quindi qualche altra ora andò perduta nella partecipazione che questi fece di quell’ordine al suoi subordinati: molte ore perderono, intontiti ed esterrefatti, i Magistrati di Monterosi.... e quindi è chiaro come avvenisse che i primi millecinquecento volontari giungessero colà e non trovassero viveri e trovassero la paglia divenuta strame, ecc.