Pagina:Ciceruacchio e Don Pirlone.djvu/74

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capitolo secondo 67

della Maddalena, ove era adunata gran folla e suonava un concerto per la festa di san Camillo de Lellis1, e questa seconda folla plaudente si mise in movimento dopo le otto e giunse al Quirinale, conducendo con sè il concerto musicale, verso un’ora di notte2; la terza, che sopraggiunse con fiaccole accese e che lo Spada soltanto asserisce muovesse alle nove da piazza del Popolo e provocata, secondo lui, da Angelo Brunetti detto Ciceruacchio, amico e confratello in associazione segreta del Gajani, come egli insinua, ma non prova, giunse sulla piazza del Quirinale intorno alle tre ore di notte.

Notando di passaggio e alla sfuggita che nè il Gualterio, nè il Grandoni, nè il Gigli, nè l’autore del Ragguaglio, tutti testimoni oculari, fan punto cenno della presidenza di Ciceruacchio, e che nessuno di essi dice che la terza dimostrazione muovesse da piazza del Popolo, ma tutti usano le parole generiche dal centro di Roma, dall’interno di Roma e simili, io vorrò pur tuttavia concedere allo Spada che la terza dimostrazione fosse quella concertata dal Gajani e da Ciceruacchio; ebbene essa giunse ultima, quando per moto spontaneo e improvviso di popolo erano avvenute due altre imponenti dimostrazioni di affetto e di devozione al Pontefice.

Del resto lo Spada stesso, non ancora sicuro se avrebbe o non avrebbe messa fuori quella sua ridicola obiezione più tardi, aveva già scritto, in principio dello stesso capitolo III: «Esso (l’editto del perdono) piacque generalmente, e tutti furono colpiti dalla soavità delle espressioni, indicanti un cuore veramente paterno, e temperato a beneficenza e generosità per parte di chi lo largiva (sic). Ma alcuni rimasero siffattamente inebriati dalla gioia, che, senza esagerazione - noti bene il lettore - dessa confinava col delirio. Per ogni dove leggevasi ratto sublime, estollevasi a cielo il Pontefice, ed il nome suo ripetevasi per mille e mille bocche, accompagnato dalle lodi, dalle benedizioni e dalle manifestazioni di liete speranze»3. O allora? Poteva avvenire cosa più naturale e più logica e più

  1. Ragguaglio storico, cit., pag. 5; G. Spada, op. cit, vol. I, cap. III, pag. 55.
  2. Ragguaglio storico, cit., pag. 4; Ottavio Gigli, opusc. cit., pag. 6.
  3. G. Spada, op. cit., vol. I, cap. III, pag. 55 e 56.