Pagina:Codifica numerica del segnale audio.djvu/59

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2 - Rappresentazione numerica dei segnali 41
  • disuniformità della distribuzione dell’energia in frequenza: lo spettro del segnale non è uniforme, per cui è possibile adottare caratteristiche di quantizzazione differenti per ciascuna porzione dello spettro;
  • fenomeni di mascheramento dell’udito: dato che la sensibilità dell’orecchio è influenzata dalle caratteristiche del suono, è possibile adottare tecniche di quantizzazione che permettano di mascherare tramite il segnale il rumore di quantizzazione.

Le tecniche di codifica in grado di eliminare tali ridondanze si possono classificare in tre gruppi, a seconda delle informazioni utilizzate per comprimere il segnale; si distingue tra:

  • codifica di forma d’onda: tale codifica sfrutta solamente l’informazione dell’andamento in funzione del tempo del segnale da codificare. Non facendo (solitamente) riferimento al tipo di sorgente o destinazione, essa risulta applicabile ad un qualsiasi tipo di segnale;
  • codifica per modelli: la codifica non è relativa ai campioni del segnale, ma ai parametri di un modello della sorgente in grado di generarli;
  • codifica nel dominio della frequenza: la codifica avviene dopo una trasformazione del segnale in un dominio differente da quello del tempo, tipicamente in frequenza.

Per quanto riguarda la codifica di forma d’onda, non potendo ridurre la frequenza di campionamento, è necessario comprimere il segnale riducendo il numero dei bit per campione e quindi riducendo opportunamente il numero dei livelli del quantizzatore (fig. 2.3). Una prima classificazione delle tecniche di codifica di forma d’onda può essere fatta a seconda che esse lavorino su singoli campioni (codifica di forma d’onda senza memoria) o su blocchi di essi (codifica di forma d’onda con memoria). La codifica di forma d’onda senza memoria può avvenire solamente tramite quantizzazione non uniforme. In tal caso, fissati gli estremi di quantizzazione, il numero dei livelli del quantizzatore (e quindi il numero di bit della codifica) viene ridotto adottando “dove possibile” passi di quantizzazione maggiori rispetto alla quantizzazione uniforme. Il passo di quantizzazione rimane, comunque, fisso nel tempo. Per quanto riguarda la codifica di forma d’onda con memoria, essa opera sugli estremi di saturazione del quantizzatore. Si distingue tra: