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SONETTO IV.


Sanctificetur nomen tuum.


Quel nome, che non è nome, ma pura
     Essenza, e vera; divin nome, grande.
     Che dappertutto la sua forza spande,
     4E conforta chiamato, ed assicura.
L’increata, ed amabile mia cura
     Che i sacri influssi suoi al cuor tramando.
     Ed empial delle sue doti ammirande,
     8Onde l’alma divien franca, e sicura.
Terribil nome, e santo nome insieme,
     Pieno di maestoso almo spavento
     Che a gran savere, ed a beli’ opre è seme .
12Sacro a tua lode sia ogni mio accento
     Tu mia guida, e splendor sostegno, e speme
     Della gloria futura alto argomento.


SONETTO V.


O nome colmo di virtù profonde.
     Che in se magìa misteriosa tiene,
     Eterno amor dei Giusti, eterna spene
     4Che a chi di cuore invocalo risponde;
Per cui trema l’abisso, e si sconfonde.
     Di te, di te le gesta mie sien piene.
     Tu mi trapassa dentro nelle vene,
     8E di tue lodi la mia lingua abonde.
Passa del naturai suono la scorza
     Il santo nome, e in modo alto, e stupendo
     Esercita invocato arcana forza:
12Adunque al santo nome umil mi rendo;
     Il cui santo valor l’alma m’afforza.
     D’eterna gioia da lui pegno prendo.