Pagina:Commedia - Inferno (Buti).djvu/167

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di Moisè da cui incominciò la quarta età, dicendo che Cristo trasse ancora del limbo l’anima di Moisè, il quale fu legista et ubbidiente a Dio. Moisè nacque in Egitto, quando il popolo di Dio era in servitudine di Faraone, e trovato nel Nilo dalla figliuola del re Faraone, statovi gittato dalla balia, che non volle ucciderlo, secondo che avea comandato Faraone, lo fece allevare e crebbe in grazia del re e di tutta la corte; ma per uno omicidio che fece, fuggì in India e stette con uno sacerdote ch’ebbe nome Raguel, et ebbe la figliuola sua, ch’ebbe nome Sefora, per moglie. E guardando le bestie, li apparve Idio in specie di fuoco in uno pruno ch’ardeva e non si consumava, e chiamollo e comandolli che andasse a Faraone e comandasseli che lasciasse lo suo popolo e diedeli li segni della verga che diventasse vipera e poi ritornasse in verga, e della mano che messa in seno diventasse lebbrosa e poi rimessa fussi libera, et ancora li diede autorità d’affliggere l’Egitto con dieci piaghe, se non volesse lasciare lo popolo suo; onde elli ubidiente andò, e con grande fatica trasse il popolo di servitudine, come si racconta nella Bibbia, e condusselo nel deserto ch’era in mezzo tra l’Egitto e la terra di promissione. E quando fu nel diserto, Idio li fece dire che andasse in sul monte Sinai che li voleva dare la legge scritta, che dovea tenere et osservare lo suo popolo, et elli vi andò e stettevi quaranta di’ e notti sanza mangiare e sanza bere, e il popolo non vedea in sul monte se non fummo. Scritta la legge in due tavole1, Moisè tornato al popolo che in quel mezzo aveano adorato il vitello, come Idio li revelò in sul monte, uccise qualunque era stato colpevole; e perchè avea rotte le tavole, tornò ancora per la legge et arrecò dieci comandamenti; cioè tre che spettavano a Dio in una tavola, e sette che spettavano al prossimo, in un’altra tavola; e quella legge diede al popolo e comandò da parte di Dio che l’osservassono, e però dice l’autore che Cristo trasse del limbo l’anima di Moisè legista et ubidiente. Abraam patriarca. Ora pone l’autore di quelli della quarta età che durò da Abraam a Moisè, e dice che Cristo trasse del limbo Abraam patriarca. Abraam fu lo primo fedele vecchio a cui Idio rivelò la Trinità, e fu padre di molte genti: però che di lui sono nati i Giudei e li Saracini; cioè di Isaac suo figliuolo e di Sara sua donna, li Giudei; e d’Ismael suo figliuolo, e d’Agar ancilla li Saracini; e dall’Apostolo è chiamato padre di tutti quelli che deono essere salvati: a lui fu fatta la promessione che Cristo, lo quale è nostra salute, nascerebbe di lui: in el vecchio2 Testamento,

  1. C. M.  taule,
  2. Il Cod. M. legge - in del vecchio Testamento - ed il nostro - in nel - Questo in nel è uno sbaglio de’ copisti, nel quale cadevano perchè, in questa, come in qualche altra parola, in proferirsi facevasi sentire quasi un doppio n. In el, che vale nel, è imitazione de’ Trovatori, i quali scorciaronlo dal latino in illo.  E.