Pagina:Commedia - Inferno (Buti).djvu/193

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il centro della terra. E dice che in questo cerchio trovò uno1 giudice ch’à nome Minos il quale esamina le colpe dell’anime, ch’entrano in quel cerchio, e giudicale di quel luogo che sono degne, cignendosi con la coda tanti2 gradi, quanti vuole che giù sia messa, e dice che sempre à molto che fare: tante ve ne vanno. E come vide Dante, lasciò l’ufficio suo, e disse a Dante: Guarda com’entri, e di cui tu ti fidi, non t’inganni l’entrata larga. Onde Virgilio risponde: Non impedir lo suo fatale andare: chè si vuol così nel Cielo. Poi Dante dice che cominciò a sentire le dolenti note e che venne in luogo provato d’ogni luce, che mugghia come fa il mare, quando à tempesta, per contrari venti che il combattono; e che quivi era un vento ch’elli chiama la bufera, che percotendo menava quell’anime ch’erano dannate nel secondo cerchio in su et in giu, et in traverso straboccandole, e molestandole; e quelle così fatte anime erano quelle de’ lussuriosi che sottomettono la ragione alla volontà. Onde dice che vedendo venir con guai una gran turba, domanda Virgilio chi sono; e Virgilio nomina alquante di quelle anime: onde Dante dice che n’ebbe compassione, udendo nominare le donne antiche, e li cavalieri che si nominano nel testo, onde quasi fu smarrito dal sentimento, e questa è la sentenzia litterale. Ora è da vedere il testo.

C. V. — v. 1-3. In questo solo ternario, che è la prima parte, descrive lo secondo cerchio, ponendo lo suo discorso dicendo: Così; seguendo Virgilio io Dante, discesi del cerchio primaio; ove à posto lo limbo, come à detto di sopra, Giù nel secondo; s’intende cerchio, che men loco cinghia; cioè circonda meno che il primo, E tanto à più dolor; che il primo, che pugne a guaio; cioè che la puntura e il tormento fa guaiolare3 l’anime tormentate in esso; e nel primo cerchio non erano se non sospiri, come fu detto. E qui è da notare che, benchè l’autore litteralmente dica dell’inferno, allegoricamente intende di quelli del mondo, intendendo che nel mondo sono uomini virtuosi; ma non ànno la fede cristiana, e questi sono nel primo grado della dannazione: e però secondo la lettera si dicono essere nel primo cerchio dell’inferno. Et ancora vi sono uomini peccatori infestati per incontinenza dal peccato della lussuria, che per altro sarebbono buoni; e questi sono in maggior dannazione che i primi, e però finge che siano nel secondo cerchio, e che lo secondo cerchio sia più basso del primo: imperò che costoro sono molestati4 dal vizio medesimo, e dalla coscienzia per la colpa; e però finge che guaioliscano5 e lamentinsi per li tormenti che sentono. Ma i primi che

  1. C. M. uno dimonio giudice
  2. C. M. tante volte, quanti gradi vuole
  3. C. M. guaiulare
  4. C. M. infestati
  5. C. M. guailino