Pagina:Commedia - Inferno (Lana).djvu/108

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la materia overo subietto della presente opera, la quale è lo stato delle anime dopo la morte; lo quale universalmente, siccome ello parte lo suo volume, è di tre condizioni. La prima condizione è quelle anime le quali sono dannate e sono in pene e senza speranza d’uscire di quelle. La seconda condizione è quelle anime le quali sono in pene ma hanno speranza dopo sua purgazione d’uscire di quelle e andare in vita eterna; e questa parte è appellata Purgatorio. La terza condizione è quelle anime le quali sono in gloria eternale pasciute, piene e contente di suo stato. E questa apella Paradiso. Or questa è la materia della presente opera overo subietto. Un altro modo può esser considerando la materia overo subietto d’essa: cioè lo uomo lo quale per lo libero arbitrio può meritare overo peccare; per lo quale merito overo colpa ello li è attribuito gloria overo punito all’altro mondo. La seconda cosa che è da notare è la forma e ’l nome overo titolo di essa, e si può considerare in due modi: l’uno è la forma de’versi li quali sono ritimi qui constituiti in diversi capitoli li quali poi sono in le preditte tre parti. L’altro modo è la forma poetica la quale è fittiva e di esempli positivi dalla qual forma ello tolle lo nome overo titulo cioè Comedia che è quasi a dire villano dittato, cioè che anticamente li villani sonando sue sestole overo pive si
ritimavano. Ed è da sapere che le più spezie di poetiche dittazioni frall’altre quelle che cominciano stato fatigoso e arduo e vanno migliorando stato insino in perfetto essere, hanno nome Comedie. E perchè questa è simiglievole a quella che comincia allo Inferno e poi continua al Purgatorio, poi termina al Paradiso ch’è stato perfetto, questo assunse per nome Comedia. La terza cosa cioè la cagione eficiente che è da notare fu l’autore di quella cioè Dante Allighieri da Firenze del quale testimonia la presente Comedia ch’è uomo di grande scienzia e d’onesta e virtudiosa vita. La quarta e ultima cosa che è da notare è la finale cagione della ditta Comedia, cioè a che fine e intenzione ella fue fatta, la quale si può considerare in tre modi. Lo primo per manifestare polita parladura. Secondo per narrare molte novelle le quali tornano molto a destro ad udire per esemplo alcuna fata. Terzo e ultimo per rimuovere le persone che sono al mondo dal vivere misero e in peccato e produrli al virtuoso e grazioso stato. E in quanto tratta de’ modi, de’costumi e vita mondana si è sottoposta a filosofia morale, la quale hae per suo subietto li atti umani.

Manifestate le cose che proponemmo ch’erano da notare si è da sapere che universalmente la detta Comedia può avere quattro sensi. Lo primo si è litterale