Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/124

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10 INFERNO 38. Ond' io, per lo tuo me' , penso e discerno Che tu mi seffui; ed io sarò tua guida, E trarrotti al qui per luogo eterno : 39. Ove udirai le disperate strida, Vedrai gli antichi spiriti dolenti, Che la seconda morte ciascun grida. 40. E po' vedrai color che son contenti Nel fuoco, perchè speran di venire, Quando che sia, alle beate genti. 41. Alle qua' poi se tu vorrai salire,' Anima fia a ciò di me più degna: Con lei ti lascerò nel mio partire. 42. Che quello Imperador che lassù regna, Perch' i' fui ribellante alla sua legge. Non vuol che in sua città per me si vegna. 43. In tutte parti impera, e quivi regge: Quivi è la sua citiate e l'alto seggio. Oh felice colui cui ivi elegge! — che Dante chiamava (Volo^. Eloq.) armorumprobitaf — Inferno. Dan., VII: Villi die fu uccisa Ix bestia, e perì il corpo suo, e fu dato arciere al fuoco. (F) Invidia. Sip., II, U: Per Vinvidia del diavolo entrò nel mon- do la morte, intendasi innuifre cue le invidie e gare civili accendono la brama del possedere, come st.rumi^nto alle ambizioni ed as:!! odii. Cyor., de zelo et liv : L'inviiia dalco'hin- ciarnento del mondo ]U cagione al demoìlio lii ruina e in sé e neu'uo- mo. Così Tert ,de Nat ; Mm , Tract. 5. in Joan : Greg. Nyss., Teact. 38. (L) Me': meglio. — Discerno: giudico. (SL) Me\ Davanzali, Ann , II, 21. — Dhcerno. Ha qui senso di quasi deceì'no (F) Eterno. Il Umor della pena, Il dolore dell'espiazione, la speranza del premio, son le tre scale per ri- tornare a virtù Ecco la chiave del- l'Inferno, dei Purgatorio, del Para- diso. 39. (L) Morte dell'anima. — Grida : piange. (SL) Antichi, Non vedrà solo gli antichi ; ma col desiderio de' più ono- revoli e pù onorati da Dante, Virgi- lio lo Invo-^lia. (F) Seconda. Cosi chiamano Ago- stino e Aiiibrogio (Comm. in Ap«)c., XX) e C'primo (do on et el.) l'in- ferno. PdUlin. Ep. XXV!: - e II: L'i prima morte è La dissoluzione della natura animale; la seconda é il pitifncnlo dell'eterno dolore, 40 (L) FuOi'O pUfi^arite. {F) Beile. Ks XXXli, i^: Beata la uente di che Dio e it suo Sig^iore, il popolo ch'e' -.'eleise in eredità. '41. (L) Qua': quali. — Anima: Bea- trice». 42. (L) Quello: Dio. — Fui paga- no. — Che io venga in cielo. (F) hriperador. Vite de'ss Pa- dri, e Dino: Lo imperatore del cido. Ma qui s'usa non senza inlen/Jone politica. Cunv Lo 'mperatore dall'u- niverso, eh' è Cristo — Per: Ottimo. All'i terza no'n si va per mturale ragione, ma oer fede cattolica e co- gnizione di Dio 43 (L) Pirti dell'universo. — Beq- gc dui';e.ineme e presente. — Ivi elegge a stare. (F) Im,pcra. Som.: L'imperante ordina intimando e denunziando. U signore irtuove H servo per impero...