Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/187

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non è (5). Il mondo a lui appare de- s'^rto d'ogni virtù, e gravido di malizia: deserto aspro (6j ab- bisognante del ristoro della manna verace; e la vita una selva, e i 'viventi silvani (7); e una sola la città (8), ìa.Roma celeste, della qual Cristo é romano. Tanto più maligno e Silvestro il terreno dell'ani- ma (9) col mal seme e non coltivato quant' egli da natura ha più di vigore. Italia gli appare come fiera indoìuita e selvaggia (10). Firen- ze trista' selva (11) lasciata dal francese cacciatore in istato tale che mill'annl son poco a ben rinselvarla; Arno fiero tìume, come que' del- l' Inferno vallon /"eri (12). Le donne florenrine più sfacciate che le bar- bare e le saracine,men pudiche che quelle della Barbagia sarda (13). Il secolo tutto in Italia selvaggio (14), e il drudo feroce (lo), che conta- mina de' suoi baci la mistica donna, trarre il carro e lei perla selva^, e nasconderla al doloroso desiderio del Poeta. (1) G. Vili., VII, 131. (9) Purg.^ XXX. (2) G. Vili., VÌI, 146. (10) Purg., VI. (3) Par, XVI. (H) Purg., XIV. (4) Dino. p. 50. (12) Inf., XXIII. (5) lof, XXL (13) Purg., XXIII. (6) Purg., XI. XVI. (14) Purg., XVI. (7) Conv., e Purg ,JXXX1I. (16) Purg., XXXII. (8)Purg,XIIL DANTE._/«/#r«0. ^ 5