Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/290

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158 INFERNO ium lauri nemus, imde superne. Plurimus Eridani per sylvam volvi- tur amnis. Platone: In quella selva precipilano tutti i fiumi ^ e di quella tutti, di nuovo discorrono. Ma ve n'è quattro fra' molti, de'quali il più grande è scorrente fuori in tondo e chiamato l'Oceano. E Anco nel quarto della Georgica: Omnia sub magna labentia fiamina terra Spectabat diversa locis. K ci' Acheroiiie (1) : Est locus Italice in me- dio... Hic specus horrendum etsceoi spiracula Ditis Monstratur^ rupto- que ingens Acheronte vorago... E Ovidio, volgarizzalo cosi da un del Irecenio : Sì come 'l mare riceve i fiumi di tutta la terra , così l'in- ferno riceve tutte l'anime (2). Utque fretum de iota fiumina terra. Sic omnes animas locus accipit ille. Fra l'aride argomentazioni di Tommaso d'Aquino è talvolta poesìa che spiccia dal fondo come fonte da masso. E ragionando del regno de' tristi collocato nel centro della terra, la Somma ha (jueste due si- militudini ^h fare riscontro alla. Ovidiana : Sicut cor est in medio ani- malis, ita et infernus in medio terree perhibetur esse (3). Siccome nel mondo c/e' corpi, se tengano l'ordine loro, i più gravi sono i più bassi ; così nell'ordine degli spiriti i più bassi sono i più tristi. Non si cre- da, però, che i Padri fossero tanto semplici da fare del luogo di pena un domma di fede; dacché Agostino confessa incerto esso luogo (4), e similmente Gregiirio (5': e se talvolta ne parlano materialmente, fan- no [)er accomodarsi all' intelligenza de' molti, come nella Bibbia slessa adopransi iioagini materiali parlando di Dio; e ligure tolte da oggetti corporei sfuggono a' filosofanti più secchi e più seccaginosi, e ligure tolte dal mondo spirituale sfuggono a coloro che dicono di negare lo spirito; se non che questi non hanno il merito della verità inavver- tita; né quelli, della spropositata eleganza. Nella Bibbia come nella Mitologia sono messi sotterra i giganti ; Isi- doro colloca l'Inferno agli Antipodi: Pittagora collocava la sfera del fuoco nel mezzo del mondo (6). E nel seguente della Somma trovia- mo la dichiarazione del verso di Dante: Nelle tenebre eterne in caldo e in gelo (7). Ignis ibi erit fortissimce caliditatis, quia calor ejus erit undi([ue congregatus propter frigus terrae undique ipsum circum- stans (8'. Ma Dante acconciamente distribuisce la fiamma ed il ghiac- cio ; che, non avvertendo la dottrina del calor centrale presentila da' yittagorici come il sistema copernicano e tante altre scoperte moder- ne, caccia nel centro della terra i traditori e li circonda diplomatica- mente di gelatina, a figurare la freddezza di quelle anime che fa es- sere il loro peccalo più nero. Dante scendendo volge sempre a man manca : talché quando sarà in fondo all' abisso, avrà percorsa tutta la circonferenza del mondo In- fernale. La forma dell' Inferno, nota il Boccaccio, è in Dante un cone diritto, la cui punta è nel centro della terra , la bocca alla superfi- cie: e si scende quasi per iscala a chiocciola. Anco in Virgilio il re- gno della pena è a man manca (9).... sub rupe sinistra Mwnia lata videt triplici circumdata muro. Nella prima bolgia il Poeta una volta piega a man destra; cioè quando da coloro che servirono con inganno alle passioni altrui, passa a vedere coloro che 1' inganno adoprarono in servigio delle proprie passioni (10) : il quale vizio essendo mcn turpe. (1) ^.n., VII. (0) \v. de Ceni, et mundo, li. (2) Semintcndi (Mctamorph , V ). (7) Int., III. (3) Som., Suppl., 89, 7. (8) Som , Suppl., 97, 7. (4) De Civ.Del,!!, 2i.-Rcli'., II. 24. (9) JF.a.j VI. (5) Dial., IV. (IO) Inf., XVIII,