Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/316

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180 INFERNO 28. Però, se campi d'esti luoghi bui, E torni a riveder le belle stelle, Quando ti gioverà dicere : «I' fui» ; 29. Fa che di noi alla gente favelle. — Indi rupper la ruota; e, a fuggirsi, Ale sembiaron le lor gambe snelle. 30. Un ammen non saria potuto dirsi. Tosto così com'ei furo spariti: Perch'al maestro parve di partirsi. 31. Io lo seguiva. E poco eravám iti, Che '1 suon dell'acqua n'era sì vicino Che, per parlar, saremmo appena uditi. 32. Come quel fiume ch'ha proprio cammino Prima da monte Veso invèr levante, Dalla sinistra costa d'Apennino, 33. Che si chiama Acquacheta suso, avante Che si divalli giù nel basso letto, E a Forlì di quel nome è vacante; 34. Rimbomba là sovra San Benedetto Dall'Alpe, per cadere a una scesa, Ove dovría per mille esser ricetto; 28. (L) Bui d'Inferno. — Dicere: rammentare i mali veduti, ad esem- pio. pian di Rom^iena.— À'yacun^é;: perde. (SI.) Bui Ma. VI : Loca lurbi- (SLi Acquacheta Sopra Forlì da. - Jjjca spnta sihi nocteit>que prO' perde quel nutiie, e si chiama Mon- fundani. — Ilireder Sut, . ì[:Heu Ione dall' impeto; siccome il fiero dìdces viture, polos solemqw reli- Muntone più alto si chiama Acqiia- clurn. — Ciò 'era. Mn . ì : Ef haec cheta, così Fl'gPionte. che più su è olimfiiemini'isejurabit Tass": Quon- stagno, eiù p'e(^iplia con rimbombo. do li gio>'e)à narra' e altmi Li'- no- (F) Vacante Frase non bolla viià vedute, e di>e : io ivi L^ìv^u'hio. ma delle s'uoIh Arisi,, Fis. : Mutii 20 (L) Rìipper: noti più girjiiio in vucit. - Vacuila^ amotu quiei est. tondo. — S^'iibi'iron : sembraron. Parer., V: Là ve H vocabol $uo di- (•^L) Rapper : V.ierz. 9.-' Ale. venta vano; e nella -^onamajCya- Mn., Vili : Pexibus Umor addidil cuazione vale ce.ixazione. alas. 34. (L) San : badia. 30. C^L) Ammen Mn. I; Dicto ci- (.>) ittc-e^o. Ci dovrebbe essere lina : Ov. Mi , V : CUiu< quam nitnc luop;o p^r mona'-i molli ; e pochi so- tibi facta renarro Vivf>: in un ame/i. no. Il Rossetti pen-^ando che Arrigo .SI L Sirem»io: stati. VII in (jiiesti luoghi fu combaliulo 33 (-1.) Ve<o MontHveso sopra il da' Gupitl, spiega i^lie da quella rupe, Genovese. Mn. , X : Veo'lìi^ Quivi so'ondo il desiderio del Poeta , sa- l'Anennino cominca: la sinistraci' \- rebbt-ro dovuti p-ecipiiar mille Quel- pennino guarda a levante, e Pasque n TropDo ingegnosamenie crudele, che da manca scendono, m'Hiono Né, se Dante questo pensava, direb- nell' Adriatico. Del Po e di Monteveso, Solino, conosciuto dal Nostro. 3:^. (Lt Dioalli: S,pnda. — Lello: be ricetto.