Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/320

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184 INFERNO COMPARAZIONI E IMAGINI TOLTE DALL'IDEA DI TEMPO E DI NUMERO. Dante come propriclà e riposo della mente umana pone la facoltà del raffrontare (l); facoltà potente in lui clie ben sapeva accoppiare Principio e fine con la mente fìssa (3). Da una comparazione die in questo Canto rincontriamo concernente la misura del tempo , non sarà discaro trascorrere per altre somiglianti qual più qual meno ef- ficaci. Un ammeu non saria potuto dirsi Tosto così , coni' ei furo sparili. — Né sì tosto mai, né 1 si scrisse, Coni' e i s'accese e arse, e cc- ner tutto Convenne che cascancl.o divenisse (3). — Tu non avresti in tanto tratto e messo Nel fuoco il dito, m quanto io vidi ' l segno Che segue 'l Tauro e fui dentro da esso _ (4). — In tanto in quanto un qxi0drel posa E vola e dalla noce si disclwiva , Giunto mi vidi... (5). — E sì come saetta che nel segno Percuote pria che sia la corda queta, Così corremmo nel secondo regno (fi). — Quant' è dal punto che il Zenit inlibra (il sole e la luna), Infìn che l'uno e l'altro da quel cinto. Cambiando V cmisperio, si dilibra; Tanto, col volto di riso di- pinto, Si tacque Beatrice (7). — E qual è il trasmutare , in picciol varco Db tempo , in bianca donna quando 'l volto Suo si discarchi di vergogna il carco; Tal fu negli occhi miei (8). — E funne ricoperta E l' una e V altra ruota, e 'l temo, in tanto Che più tiene un sospir la bocca aperta (9). — Pria che passin mill' anni? eh' è più corto Spazio all'eterno, eh' un mover di ciglia Al cerchio che più lardi in cielo è torto (10). — Mostrava alcun de' peccatori il dosso, E nascon- deva in men che 7ion balena (il). — E come in vetro, in ambra, od in cristallo Raggio risplende si che dal venire All'esser tutto non è intervallo... (12). (1) Piirg., XVII. (o) Par., II. (2) Inf. , XXllI. Purg. , XVI : ISclla (6) Par., V. sentenzia tua , che mi fa certo. Qui e (7) Par., XXIX. oltr ve, quello Olì* io l'accoppio ; raui- (y>) Par, XVIII. me ita l'evangelico della Madre di (0) Purg , XXXII. Ge^ù: confercns incorde suo. (10) Purg., XI. (3) Inf., XXIV. (Il) I..f., XXII. (4) Par., XXII. (12) Par., XXIX.