Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/403

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CANTO XXIII. 267 47. Lo duca stette un poco a testa china; Poi disse: — Mal contava la bisogna Colui che i peccator di là uncina. — 48. E '1 frate : — V lidi' già dire a Bologna Del Diavol vizii assai; tra' quali udi' Ch'egli è bugiardo, e padre di menzogna. 40. Appresso, il duca a gran passi sen gì, Turbato, un poco, d' ira nel sembiante : Ond' io dagli incarcati mi parti' Dietro alle poste delle care piante. 47. (L) Contava: raccontava la cosa. — Colui : Barbariccia. (SL) Contava. Qaando disse : Presso é un altro scoglio che via face- Tatti i ponticelli die accavalciano la bolgia dei politici nemici di Cristo dall'ora della sua morte son rotti ; onde non potevano l due Poeti avere altra via che lo sdrucciolar dall' un argine e l'arrampicarsi per l'altro. Que' diavoli fingevano di rispettare Il volere divino nel viaggio de' due; ma meditavano, da birattieri, qual- che frode. Però le bugie; però gli atti beffardi, e il volare dietro ai fug- giti per prenderli Così la malizia torna loro in vergogna. Così scornali i diavoli della porta di Dite. 48. (SL) Udi\ Per «tu, anco in prosa, — Bologna. Sempre amaro alla guelfa città. (F) Bugiardo Joan., Vili, 44: Non est veritas in eo : CHm.loquUur mcndacium , ex propriis loquitur , quia mendax est, et pater ejus. Alber- tano, I, 25 : Lo diavolo è bugiardo e padre di menzogna. E Porti rio dice i demonii di natura fallaci. E l'ipo- crita di menzogna se ne intende, per- chè simulazione è menzogna con- sidente in segni di fatti etteriori (Som.). 49. (L) Appresso : poi. — Poste : orme. (SL) Turbato. Senza agsinnto d'tm, in Virgilio: Tarbatae Palla- dii arma (Ma. , Vili), che Orazio soiattella : Galeam Palhis et aegida Currusque, et rabiem parai (Carm., l, i5}. — Piante. Petr. : U orme im- preste dell' amate piante. .En., XI : Uique pedum primis infans vatigia planU'i Instilerat. (F) Grait. Per ira dell'inganno, che a' savi! e a' leali dispiace. Vuole indicare quale a.stnzia sia ne" barat- tieri, polene il senno di Virgilio n'é illuso.- Ira. Job., XXXVl , 13: Si- mulatores et callidi provocant iram Dei. Si ferma ancora a lungo nella beffa de' diavoli; e la ripii^lia alla line, rinforzandola con altra ironia. Ma il resto del Cìnto è notabili) segnata- mente per locuzioni di novità non ricercata e di potente evidenza. Virgilio, che tutto seppe, si mara- viglia sopra il supplizio dell' ipocrita; e quindi si turba d'ira nell' inganno del diavolo mentitore. Nel Purgatorio rimarrà turbato dal pensiero di non essere degli eletti ; e per trovar chiuse a sé le porte di Dite, abbassa gli oc- chi e sospira e s' adira. Confessioni della debole virtù e scienza umana.