Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/442

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INPERN© na, e lo tolse all'amore di Deidamia per condurlo alla guerra (i). Le parole del Poeta dimostrano com' egli stimasse ingiusta la guerra dei Greci. E dice l'anonimo, che firima di ridomandare la rapita Elena i Greci avevano assalili i Troiani e presono Eùona sirocchia di Pria' mo : dunque non ebbero li Greci giusta ragione di guerra. E per con- seguente ogni inganno fu nbomineoole e degno di pena. Ma siccome in Virgilio Ulisse e Diomede non sempre sono del tutto vituperati, e Diomede è fatto consicrliere "^igl' Italiani di farsi amico Enea, confessando il valore del vinto nemico (-2» ; così Dante parla d' Ulisse con lode, rammentando quel che ne dicono Ditti e Darete, che al suo tempo facevano autorità come storici, e Ovidio nelle Me- tamorfosi, della facondia di lui, e Orazio nell'epistola a LoUio, della sua continenza. Ditti fa Ulisse morto per man di Telegono; Plinio e Solino lo fanno fondator di Lisbona: su questa tradizìont^ appoggia la sua Unzione il Poeta. E questa gli è occasione a sfoggiare scienza geo- grafica, e a comentare poeticamente il passo di s. Agostino citato da Pietro: Nimis absurdum est ut dicatur aliquos homines ex hac in il- lam partem. Oceani immensitate trajecta, navigasse ac pervenire pò- tuiss^ (3). Fallaces cum fallacibus ardeant (4). Non senza perchè Dante pone accanto ad Ulisse e nel bene e nel male Guido dì Montefeltro : che, siccome, al dir di Sinone, Ulisse col sacerdote Calcante tramò la morte di costui, e Gali'ante tacque per dieci giorni l'oracolo omicida, e Tinal- mente compo3i>o ranpit vocem, e cosi Guido alla domanda di Bonifa- zio tacette, poi rincoMio parlò. Guido, il nobilissimo nostro latino Guido Mo'U-2 feltrano, come lo chiama nel Convivio, wowo, dice il Boc- caccio, sommamente ammaeslrnto nei libsrali studU, che i valorosi uo- mini onorava; Ghibellino, capitanò nel 1276 ì F'Orentìni e i Forlivesi contro Bologna, e vinse; nel 1277 ssomiiiò ì Fiorentini e 1 Forlivesi fuoruscili : ebbe poi scemate le forze da' legati del Papa, ma nel 1282 distrusse le armi (francesi le più» che Martino IV, fran^-nse anch'egli, aveva mandate a assediare Forlì: nel 1283 vinse il nastel di Capro- na (5). Perduta Cervia e Faenza, s'umiliò a Onorio il quale lo mandò a' contini in Piemonte e tenne in ostaggio due tìgli di lui; nel 1289 è chiamato a reggere Pisa, ristora le forze di lei, prpnde a Firenze Ponladera, il più forte castello d' l'alia in piano, e ocrupa Urbino: è scomunicato da Papa Nicolò IV. Nel 1295 la pace fa Pisa e Firenze, stretta a patto che Guido ne fosse espulso, lo condusse a cercare la grazia di Bonifazio Vili; la cui mercè potelle rientrare in Forlì. Nel 4297 si rese frale minore. Una satira francese del 1270 'La volpe coronata) è contro ì frati, e e segnatamente contro i Coìdiglieri a cui Guido appartenne. Cicero- (!) Altro flirto tra violento e sacri- asscrrohutit: Ime umìiqnc Tm'in gaza lego d' Uli>;srt poteva a D;iiitp parere Inccm s rre/iln a'/ij'ia, incnstteffue DeO' racceniiato io quo' versi di Virj^illo the rum, Crnt'res<i"e miro snidi, captitm- sono ilii sé un <|ii:i'lri> cooìpitito, e se- que vesU\ Co'Kferùur : puetiit pividae gnatamente nelli" uitim" fijitir.^ di quei lonqn ordine mulrs Stmit e rcmn (/En., fanciulli e di qn<-llc madri ilie in Imiuo 11)! ed è bello fare che l'astuto Ulisse, ordine stanno Inmanti e cattive tra le invece di eombatlerc^se ne sliaaguar- spoglie e le memorie care e venerate dare la pretla. delle case lor'j e de* templi, quadro la- (2) /E:i., XL le che , moralmente considerato , vale (3) l>e Civ. Dei, XVI. per un canto d'Omero : Etjam porti- (4) Greg. Dial, IV, 35* cibus vacuix, Junonìs axylo , Custodes (6) Inf., XXI. lectiPhacnix etdivus Ulysses Praedain