Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/449

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CANTO XXTII. 313 18. E quella a cui il Savio bagna il fianco, Così com' ella s' è tra '1 piano e '1 monte, Tra tirannia si vive e stato franco. 19. Ora, chi se', ti prego che ne conte. Non esser duro più ch'altri sia stato; Se '1 nome tuo nel mondo tegna fronte. ~ 20. Poscia che 1 fuoco alquanto ebbe rugghiato Al modo suo, V aguta punta mosse Di qua, di là; e poi die cotal flato: 21. — S' i' credessi che mia risposta fosse A persona che mai tornasse al mondo, Questa fiamma starla senza più scosse, 22. Ma, perocché giammai di questo fondo Non ritornò alcun, s' i' odo il vero; Senza tema d' infamia ti rispondo. 23. r fui uom d' arme, e poi fu' cordigliero, Credendomi, sì cinto, fare amm nJa: E certo il creder mio veniva intero 24. Se non fosse il gran prete (a cui mal prenda). Che mi rimise nelle prime colpe: E come e quare, voglio che m'intenda. ff^di) , di Forlì , di Ravenna; nel (^cip. Chiaram , 4. XI). — Franco. 1300 entrò in Firenze con quel di Vili.: Fravchi cittaaivi. Valois (Dino, il); moiì in Imola il <9. (L) Conte : lacionti. — Altri: 1302; aveva moglie una fiorentina In Infernu a parlarmi. — Se: così. de'Tosinghi, famigrlia nominata da — Tegna: viva. Dante (Par., XVh. E' combaitevaco' 20. (L) Aguta: acuta. Gneltl di Firenze e co' suoi Roma- (SL) Die. Ov. Mei., IX : lin- gnuoli contro gli Aretini nel <289 gua .. icfo. dedit aere vocei. alla battaglia di CampaMino , dove 22. (SL) Senza. Lio piova che la combattè Dante stesso Buono e sa- colpa aftnostagii dal Poeta non era vlo capitario di guerra lo chiama il palese E fosa tanto grave doveva Villani (VII, 34). Nella guerra fra il (.oeta dire da chi Iri sapesse; egli Azze VU (l'Egle e Bologna, dal 1295 che nel testo fa tante citazioni a pom- al t299 conibattò per A^zo co' suoi pa di s'ienza. E qui ci cadeva più Faeriiini; nel 1297 aiutò a r^renrler che degli anelli toni a cadaveri ro- Imola (Vtur;^t , IX, p. 854; XV, pa- mani da Annibale, di che I»i;io seri- gin^ 313 ; XVKl, p. 219 ) ve che non erra. Inf , XXVUI. t8 (L) Quella: Ctsena. — S\ 23 (Li Cordip'jVro ; Francescano. Riempitivo —- Sì: così — Ammenda de' falli (SL) Piano. Sempre il monte è miei. — Veniva: >^'ad^mMÌva. più libero della valle NeM301 Ugno- 24. (L) P/g/e: Bonifazio VIII.— clone, abitante in Cesena con altri Quare: perchè. — Che tu. due grandi sospeitali di voglie ti- (SL) Mal. Fior d' It. : Male te •314