Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/467

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eANTO XXVIII. 331 40. r vidi certo (ed ancor par eh' io '1 veggia) Un busto senza capo andar, si come Andavan gli altri della trista greggia; 41. E '1 capo tronco tenea per le chiome Pesol con mano, a guisa di lanterna: E quei mirava noi, e dicea: — Oh me! — 42. Di sé faceva a sé stesso lucerna; Ed eran due in uno, e uno in due. Com' esser può, Quei sa che sì governa. 43. Quando diritto appiè del ponte fue, Levò '1 braccio alto con tutta la testa, Per appressarne le parole sue ; 41. Che furo: — Or vedi la pena molesta, Tu che, spirando, vai veggendo i morti; Vedi se alcuna è grande come questa. 45. E perchè tu di me novella porti, Sappi eh' i' son Bertram del Bornio, quelli Che diedi al re Giovanni i ma' conforti. [Cj Is. : LIX : Iniulusjusiilii ut lo- 41. (L) Peìol : penzolone. — Ohlrnel rica. oimé! 40. (L) Ve-ogia: l'ho sì in mente. (SL) Peaol. Vili., Xll: E preso (SL) Vidi. Viene, dice i'Anoni- per li Grandi pesolone. ino, a que' che commisero discordia 42. (L; Lucerna: cogli occhi dei tra stretti congiunti. Bertrando, tro- capo il quale egli aveva in manoKui- vatore illustre, di cui molte serven- dava i suoi propri! passi. — Quei; tesi conservansi nella Vaticana e nella Dio. Laurenziana. Guascone di patria, ar- 43. (SL) Tutta. Rocc, X, 9: Illetto dente agli amori e agli olii. Visse con tutto M. Torello.... Modo eh' é alla fine d^^l Xll spnolo , e fu ceppo nel dif*letto dì Corfù. della famiglia d'Hantefort: onoióin 44 (L) Spirando: vivo, gioventù la duchessa dì Sassonia, fi- (F) Vedi. Jer. Thr., l, ii: Al- glia di Enrico II, madre d'Ottone IV, tendete e vedete se c'è doloìe quale ebbe in custodia ed amò grande- il mio dohre. [i] ] Simile in un se- mente il fratello di lei Enri.-^o, detto netto di l'ante stesso, il re giovane, perché forunato in eio- 43 (L) O'/e^i.-quegU. — Jl/a'; mali, vane eia; tenne rer e*so il castello (>L) [Birtruni Volg. Eloq , 1. d'\ltaforie in Guascogna; l' incitò a II, e. 2; e Millot, H'Stoire liitéraire moverguerra al fratrlloRìi-cardocon- des Troubadours, t I , p. 210] — te di Puiiù e di aojenna, Indi al pa- Quelli Conv., l, il. — Gioranni Gio- dre stesso; e poiitié la morte gli rapi vanni S-nzaierra. figlio di Enri.-o li lì suo dileifo. Io pianse ne' veisi e di d' Inahilterra e rib'^lle al padre: co- cuore. .'\ssediafo da Enrico II in Al- me ribelli gli furon ■ i suoi due fra- taforte. fu preso e perdonato per a- telli Riccardo Cuor di Leone, ed En- more del figlio. Mori monatto cisler- riro il Giovane, il quale morì nel ciense. Lo nomina nella Monarchia 1183 Bertrando veramente ecciióque- e nella Volgare Eloquenza. Alfonso II sto giovane più che gli altri alla d'Aragona sposava le canzoni di Gè- guerra : onde taluno vorrebbe legge- rardo di Berneuìl a' suoni dì Ber- *re : che diedi al re giovane, o ch^al trando del Bornio. re giovane diedi i ma' conforti. Ma