Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/550

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414 INFERNO LA STATURA DI LUCIFERO , E LA CADUTA. OSSERVAZIONI DEL DOTTO P. G. ANTONELLA A misurare le properzionì dal Poeta date alla figura di Lucifero , rammenliamo che de' giganti varie son le stature. IS'embrolte ha trenta gran palmi dal sommo del petto all'orlo del i)ozzo ; Anteo, ha non meno di cinque alle, senza la testa, e senza la metà inferiore, eh' é dal pozzo coperta: Efialie é, rispetto a Nembrolte, più fiero e maggio. In Italia quattro specie almeno avevansi di [lalmi : il romano, di braccia fiorentine 0, 3828, era il minore; l'architettonico, di braccia fiorenti- ne 0, 5104, il massimo. L'alia, che credesi 1' aune di Pari<;i , è brac- cia fiorentine 2, 0G3. Dunque trenta palmi , anco de*' minimi , sarebbe più che undici braccia; cinque alle, appena dieci : dunque Nembrotle più grande d'Anteo. Efialte è maggioro di Nembrolte ; Nenibroite dun- que è di statura tra Antf^o ed Efialte : di questa ci varremo a misu- rare Lucifero Dicendo Dante trenta gran palmi , come dire vantag- giati, abbondanti, arditi ; conviene prendere il palmo architettonico : e, ponendo che dalla clavicola, dov'tiom s'affibbia 'l manto, al ver- tice del capo corra uno spazio che sia circa il sesto dell'umana sta- tura, si trova che Nembrotie sarebbe di braccia fiureniine quaranta- cinque e nove decimi, alio, o^sia di metri vensei , e millimetri 806. Or pensando che i versi E più con un gigante i' mi convegno Che i giganti non fan con le sue braccia^ richiamano a un rapporto geome- trico per quoziente, anziché ad un paragone per din"erenza , e di- chiarano una statura gigantesca essere media proporzionale tra quella di Dante e le dimensioni delle braccia dì Lucifero; e supposto, per procedere a numeri interi e con sufficiente approssimazione , che il poeta fosse allo ire braccia fiorentine, e che il braccio umano propria- mente detto sia un terzo dell'altezza di un uomo bene proporzionato ; apparranno le braccia deW imperator del doloroso regno lunghe brac- cia 702, 27, ossia metri 410 e millimetri 126 , e la statura , braccia 2106 , 8i , che il quadrato esprimente 1' altezza di Nembroìte nella stessa unità di misura ; e che, corrispondendo a metri 1230 e 378 mil- limeiri, corrisponde pure alla elevazione assoluta dei nostri Apennini. La larghezza da spalla a spalla era dunque metri circa trecento. Non facile determinare la misura dell'ale; delle quali il Poeta dice che vele non vide mai grandi tanto. E bene sta ; perché, quando una vela latina o a orecchio di lepre (ìe così fatte in un certo verso si stendono più), da cocca a cocca giunge a braccia quaranta, é già grande malto. Ma questo, a tanto uccello, sarebbe poco ; nò credo possansi imagi- nnre minori ciascuna di metri cento. E così, ad ale aperte, doveva il