Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/554

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INFE RNO fu l'anima di quell'infelice monaca ciie tu conoscesti; e tali e tanti dolori patisce per il peccato del mormorare, e per aver messo male tra le sorelle (1). In un'altra, Baronto anacoreta sì vede, in punto di morte, afferralo da'demonli, da' quali s. Michele Io lìbera e fa appella al Riudizio dì Dio. Entrano in Paradiso; e tra' Beati in luogo eccelso egli vede un povero monaco, infermo e rattratto in sua vita. S. Pietro rimanda Ba- ronto con due giovanetti che lo guidino a visitare I' Inferno , dov' e- gli rincontra, fra l'altre cose, due vescovi (2), de' quali uno, peccatore d' orgoglio, se ne stava cencioso in abito d'accattone. In un canto dell'Edda un padre narra in sogno al figliuolo il viag- gio che fece per le sette zone (3) dell' eterno dolore. Le anime, come uccelli (4) anneriti dalla fuliggine, volano roteando sull'orlo dell'abis- so. Le femmine impure piangendo sospingevano massi insanguinati (5): uomini pieni di ferite (6i camminavano sopra un'arena ardente (7): sulla fronte degli scomunicati stava una fiamma a guisa di stella mal Augurosa. Lettere di sangue leggevansi incis^j sul petto agi' invi- diosi (8). I già perduti dietro ai godimenti della vita correvano, di- sperati di riposo, per una via senza meta (9). I ladri sotto some di piombo andavano a schiere verso il castello di Satana (10). Al cuore degli omicidi si configgevano velenosi serpenti (11); ai bugiardi gli occhi erano mangiati da'eorvi (12). In una leggenda anglo-normanna che narra il viaggio dì s. Paolo all' Inferno , s. Michele è guida uH' Apostolo ; e trovano davanti alla porla un albero in fiamme in cui stanno appiccati gli avari (13). Più là una fornace caliginosa ; un largo fiume che travolge demonii corre sotto il ponte (U), dal quale le anime giuste passano, le reprobe se Io sentono mancare sotto. Secondo la gravità del peccato , stanno più o meno affondati (15) nel fiume gli invidiosi, gli adulteri, i prodighi, quei che fecero discordia nella Chiesa. Altri tormenti agli usurai, agli ingannatori del popolo, a quanti non curarono Dio, né i dolori de'po- (4) Inf., IXVIII; Bolland., 1, 902. fione cancella. Purg , IX, XV, e «eg. (2) In una visione citata dal sig 0/a- (9) Inf., V : ISuUa speranza gfi con- nam (p. 3(50), sotto cappe di [«lombo fotta ma', fion che dì posa, madimi' •rano preti. In un'altra (^ag 367), i nor pena. nemici d'un vescovo sono mes«i nel (10) Inf., XXIII. Pena degli ipocriti Purgatorio da un fautore di lui. che rubano l'opinione. (3) Selle in Dante i giri del Purga- (U)Inf., XXIV, XXV. Pena de'Iadri. torio. (12) Inf., XXX. Dante mette i bu- (4) Inf., y. Le anime dei lascivi, coni- gìardi insieme •o'faUatori: comunità j)araie a uccelli volanti. sapiente. (5) Inf, VII. La pena degli avari • (13) Nel XIII dell'inferno è detto cht de^ prodighi. - In Odoiico Vitale (lit. i corpi da' suicidi dopo la risurrezion* Eccl., Vili), selle con chiodi infuocati: staranno appesi al tronco entro cui !'•• t\ vento alza 1« donne e et le fa ri- nima geme. cadere. (14) Inf., XVIII.I ponti yarcano »•- (a) Dellp ferite, vedi inf., XXTIII. pra le bolgie, tra le quali è lo stagno (7) Iiif , XVI : Aimè eh» piaghi vidi della ptce bollente, ove cadono auch* nt' Irir tnimbri! - U altro, eh' apprtsf i diavoli burlali da un barattiere. me la reni trita. (15)1 rubalori e i tiranni neliangM (S; Al potlu incidonii sulla frents bolUal* Uf', XII. Mtts 1*, sa^ni àt\ pecsat* ch« l' a«pia>