Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/91

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DOTTRINE POLITICHE DI DANTE. LXXXIII ricchezza all'incontro è vantaggio che sul divieto si fonda, e per sé medesima tende a inveii tere, in quelli che meno ne sono forniti, la voglia di materiale consorzio, di- material parità. Dalla falsa inugua^lianza che Io ricchezze pongono, procede dunque una falsa idea d'uguaglianza che i meno aventi cominciano a vagheggiare coniG felicità suprema, co'm' unica libertà. Le tre teste bicorni Spuntate sul timone del carro mi- stico là sul monte del Purgatorio, simboleggiano anch'esse l'avarizia, la superbia, l'invidia; e il carro trasformato è in parte il medesimo che la donna veduta dall'Apocalisse fornicare coi re. Senonchò il simbolo stesso dell'Apostolo ha ne' due luoghi interpretazione un po'diflerente. Nell'In- lérno le sette teste significano i sacramenti, e le dieci cor- na, istrumento alla donna e argom.ento di sua divina ori- gine, i dieci comandamenti della Chiesa fin tanto che l'os- servarli piaceva ai pontefici sposi di lei. Nel Purgatorio, all'incontro, il carro della Chiesa, ricoperto della piuma dell'aquila, diventa mostro con sette teste, che sono i pec- cati mortali. Quel variare l'interpretazione d'un simbolo si perdoni all'oscurità del simbolo stesso (che al tempo spetta dilucidare le verità nascoste sotto i profetici veli del con- templante ispirato); oscurità che fino ai cementatori pro- saici allarga a libero volo la fantasia. Del resto, se la donna fornicante era degna di biasimo e di compianto, degni di non minor vilipendio e di pena era- no i drudi feroci.