19Tu argomenti: Se ’l buon voler dura,
La violenzia altrui per qual cagione1
Di meritar mi scema la misura?
22Ancor a dubitar ti dà cagione
Parer tornarsi l’anime a le stelle,2
Secondo la sentenzia di Platone.
25Queste son le question, che nel tuo velle3
Si pontano equalmente; e però pria
Tratterò quella, che più à di felle.
28Dei Serafin colui, che più s’ india,
Moises, Samuel, e quell’ Ioanni,4
Qual prender vuoli, io dico, non Maria,5
31Non ànno in altro Cielo i loro scanni,
Che quelli spirti, che mo t’appariro,6
Nè ànno all’ esser lor più o men anni;
34Ma tutti fanno bello il primo giro,
E differentemente àn dolce vita,
Per sentir più o men l’ eterno spiro.7
37Qui si mostraro, non perchè sortita
Sia questa spera lor; ma per far segno
De la celestial, ch’ à men sallita.
40Così parlar conviensi al vostro ingegno:
Perocchè solo da sensato apprende
Ciò, che fa possa d’ intelletto degno.8
43Per questo la Scrittura condescende
A vostra facultate, e piede e mano
Attribuisce a Dio, et altro intende;
- ↑ v. 20. C. A. qual ragione
- ↑ v. 23. C. A. l’ anima
- ↑ v. 25. Velle; infinito alla guisa latina, del quale servivansi talora i nostri classici. Truovasi nel Frezzi « Il vostro velle il puote ritenere » E.
- ↑ v. 29. C. A. Moisè.....Giovanni,
- ↑ v. 30. C. A. Che prender
- ↑ v. 32. C. A. questi
- ↑ v. 36. C. M. C. A. più e men
- ↑ v. 42. C. A. poscia