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paradiso

I’ impero si diede a tuti’ uomo a riparare ai guasti della pubblica cosa; affidata la cura della guerra a Belisario, esso, adunati i sapienti e più specchiati giureconsulti ordinò le leggi tanto numerose e sparse, che non sarebbe bastata la più lunga vita d’uomo soltanto per leggerle, e le cornpendìò riducendole a pochi volumi. Cesare fui e son Iustiniano fui imperatore nomato Giustiniano che dentro le kggi trassi il troppo e i vano che compendiai le leggi, risecandone il soverchio, e le inutili parole per voler del primo amor eh io sento per grazia dello Spirito Santo, i cui favorì sento in questa sfera. Teodato re dei goti allora reggente il romano impero, a- vendo saputo che Giustiniano era con lui sdegnato, pregò il papa Agapito, che si portasse da Giustiniano a mediatore di pace, e quel santo nelle varie conferenze potè scoprire che Giustiniano era persuaso che Nostro Signor Gesi Cristo fosse figlio d’ uomo, e procreato da uomo. La contesa fu lunga ed acerba tanto, che un giorno minacciato il pontefice, arditamente rispose credetti esser venuto ad imperatore cristiano, e trovo invece Diocleziano. Si frenò Giustiniano a tale risposta, e meglio pensando, finalmente dietro consiglio di molti altri distinti personaggi, rinnegando il primo errore, fece la vera professione di fede. Tosto dopo sant’Agapito rese l’anima a Dio, e fu eletto papa Vigilio, che era stato chierico di Eleutra moglie del principe e pria eh a I opra fossi attento prima di dar mano alla compilazione delle leggi ered ea una natura una sola natura umana non piu e non la divina essere in Cristo essere stata in Gesù Cristo e di tal fede era contento e vi- “eva in tale errore, che si nomò Eutichiano, e contro di cui tanto scrisse Boezio; ma i benedetto Agabito romano papa che fu sommo pastore a la fede sincera pontefice nella vera fede Digitized by oog1e