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paradiso

rapaci ed avari. Varie ed opposte sono le opinioni sopra hoberto; e due poeti fiorentini battono opposta strada. Petrarca mette Roberto alle stelle, capace di tutte le arti e scienze, e dotato di ogni virtù. Forse così voleva gratitudine, perchè molto da Roberto onorato, e da lui ebbe laurea nel Campidoglio: Dante all’incontro lo taccia di avarizia, che egli tanto odiò. Ed io pure potrei con alcuni fatti confermare l’opinione di Dante. Roberto aveva detto un giorno al suo cancelliere; — Lo spirito spira dove vuole — ed il cancelliere scherzando gli rispose — e Roberto pela dove vuole. — Dante allora — il piacere, che mi recasti, o Carlo, coi tuo racconto, si fa maggiore dal riflesso che tu in me, ed io in te conosco la verità che tu scorgi in Dio stesso; e quindi mi fa ardito di farti un’ altra dimanda pero eh io credo che latta leticia che I tuo pariar m infonde per te si vegia ove ogni ben si termina e s initia perciocchè io credo che in questo luogo. ove ogni lume ha la origine e fine, l’alta letizia che il tuo parlar m’infonde da te si conosca, come la conosco io che la provo come la vegio io o la P(WO io stesso; grata m e pin el anche questo o caro mi è più grata, e quest’ aumento mi è caro ancora perche I discerni rimirando in Dio come in uno specchio in cui riluce ogni vero. Quindi faeto m ai lieto dicendomi apertamente il vero che parlando di tuo fratello a dubitar mai mosso ed ecco il dubbio come esser puo di dolce seme amaro? come un amaro frutto può nascere da dolce seme, ossia come Roberto avaro può esser nato da Carlo li liberale. Questo io a lui et clii a me e Carlo Martello mi rispose io posso mostrarti un vero a quel che tu dimandi con tanto ardore terrai il viso come tieni il dosso io ti farò conoscere la vera soluzione (lei tuo dubbio, se pervcirai