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canto

IX. 187

stui facendone menzione in quest’ opera, si che altra vita la prima relinqua così che la prima vita corta, non lasci un altra peritura. Quintiliano scrive —— perchè ci è tolto di vivere lungamente lasciamo almeno qualche testimonianza che abbiamo vivuto. — L’ uomo ha tre naturali desideri — conservazione dell’ individuo — della specie — della fama. .—,( La turba presente/che Tagliamento e Adige richiude la presente generazione che abita tra il Tagliamento e l’Adige. li Tagliamento fiume del Veneziano vicino a Concordia, non lontano da Aquileia, divide il foro Giulio dalla Marca Trivigiana con un suo corso veloce e rapace. Adige è il fìume che tortuosamente scorre per la città di Verona cio non pensa ne per esser battuta ancor si pente a ciò non pone mente, nè per essere afflitta da calamità si corregge. Ezzelino aveva fatto della Marca un deserto. I padovani nel 1314 con due mila cavalli e venti mila pedoni corsero sopra Vicenza altra volta in loro dominio. Cane intrepido e valoroso Capitano, avuto- ne avvis% corse dentro a Vicenza, e da torre altissima visto il disordine de’padovani, con meno di cento cavalli, ecol seguito del popolo, precipitò sul nemico guidato da inesperto capitano, il quale dandosi alla fuga, trasse a fuggire tutto l’esercito. Cane, qual lupo in mezzo alle pecore li sconfisse con poco sangue, perchè molti fece prigionieri, fra i quali il principe Giaomo di Carrara ed il poeta Musatto. I vinti dimandarono la pace,eI’ottennero, ma scorsi appena due anni, i padovani per frode di nuovo tentarono di prender Vicenza. Allora Cane, cn Uguccione della Fagiuola di notte entrò in Vicenza, e la mattina improvvisamente invase i nemici, che al primo assalto grigando — ecco Cane, ecco Cane — si misero ciecamente a fuggire. Vile fuga che portò molta strage senza contrasto, e molti prigioni , fra i quali il conte di san Bonifacio condottiero delDigitized by Google