Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/218

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paradiso

mena per lo camino che San Domenico conduce a pascoli tali dove ben s’ impingua se non si vaneggia per una strada, ossia colla regola, per cui 1’ agnello ingrassa, ovvero I’ uomo acquista assai merito sol che dall’ ambizione e dalla vanità non si lasci predominare. Pure vi sono predicatori gloriosi e dell’abito, e di vana lode, più che di servire alla regola! Alberto Magno di Cologna fu molto innanzi in vari rami filosofici — astrologo, medico, naturalista, chiamato un secondo Aristotile. questi che m ce a dextra piu vicino forni fratre dello stesso ordine e maes(ro e maestro ci esso Alberto di Cologna elio Tomaso dAquino anche Giovenale fu d’ Aquino. Alberto fu un luminare dell’ordine nelle scienze naturali, san Tommaso nelle divine. dredo al mio parla? venern col viso a seconda che io ti dirò, vienirni dietro portando gli occhi in giro su per questa corona da uno in altro splendore girando su per l’alto serio. Graziano fu pure dello stesso ordine: egli stese la nota opera intitolata — Decreto —‘ e si trasferì a Roma per pubblicarla quel altro fiammeggiar quell’ altra carità ardente esce del riso di Gratiano viene dal riso di Graziano che aiuto luno e i altro foro che aiutò il foro civile cd il foro ecclesiastico, conciliando le leggi dell’ uno con quelle dell’altro. si che pare in Paradiso sì che ottenne di mostrarsi nel sole. Egli compilò i canoni in Bologna, iii una piccola cella, nel monastero di san Felice. Pietro Lombardo, detto il maestro, vescovo di Parigi scrisse l’opera delle sentenze in sacra teologia, quale si legge nelle scuole, e sulla quale scrissero tanti altri dottori I altro che appresso adorna il nostro choro 1’ altro ch’ è vicino a Grazia no, e ch’ è pietra preziosa di nostra corona quel Pietro ftt che con la poverella offerse a santa chiesa il suo lhesoro.