Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/221

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canto

X. 211

consolatione philosophiie nell’ esiguo e nella carcere che sofferse. Prova in esso specialmente come sia falsa la umana felicità, e quale sia la sola vera a chi di lei ben ode cioè a chi bene consideri i detti di quell’anima. Boezio fu condannato da Teodosio re de’goti. Ma allora trovavasi in Pavia, e fu strangolato. Alcuni pretendono, che fosse ucciso in Milano, ma prevale piuttosto l’opinione che accadesse in Pavia, perchè di certo un pavese fu l’esecutore: lo corpo ond ella fu cacciata la salma dell’ ucciso giace giuso in Cieldauro giace sepolta nella chiesa del monastero detto Cieldauro, nel quale è pure sepolto sant’ Agostino in Pavia nomata anche Ticinia dal fiume ci essa venne a questa pace e l’anima di Boezio venne a questa beatitudine da martirio ci da ezilio dal martirio ed esilio sofferti per difendere la libertà e la giustizia. Isidoro vescovo di Siviglia scrisse un libro de summo bono: Beda sacerdole inglese, onorato del titolo di venerabile, scolpito da un angelo nella sepoltura, cui si aggiunge, che gli occhi del morto si erano resi atrofici per vecchiaia. — Riccardo da san Vittore scozzese, fratello di Ugone, di cui si parlerà in oppresso: vedi un lume fiammeggiar oltre dopo i predetti, ed in esso sono I ardente spirto de Isidoro di Beda e di Riccardo e di quest’ ultimo aggiunge che fu piu che vivo a considerare perchè scrisse un libro sulla Trinità molto profondo, ed UI) altro sull’intelletto umano tanto acuto, che parve superiore alle menti umane. Questi onde il tuo riguardo a me torna costui, dopo il quale il tuo sguardo tornerebbe a posarsi in me ce il lume d uno spirto che pensier li parve tardo gravi a venlr tardo a morir è l’anima di un tale che assorto in alti pensieri gli parve tarda la morte essa ce la luce eterna di Sigeri, che leggendo nel vico de 11 strami silogizo invidiosi veri è l’aDigitized by Google