Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/330

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320 PARADJSO illecite brame, e soffrì tutti i mali di lungo esilio. Atene fior di sapienza espulse cittadini illustri ingiustamente, secondo Valerio e Giustino: Fiorenza, quantunque meno sapiente diAtene, espulse ottimi personaggi, Dante, Petrarca, Boccaccio ed altri molti, questo si vole e questo gia si cerca e tosto verra fato a chi cio pensa la dove Cristo tutto di si merea Ali tuo esilio si vuole da un sommo potere in Roma, e da ser Corso Donati e da1i altri fruoi avversarin Firenze.la colpa seguira la parte offesa in grido come sole s’ imputerà ogni colpa alla parte bianca, che verrà scacciata, perchè ai miseri ordinariamente viene imputato ogni male, gridando il popolo incontro ad essi ben ti sta — fosse il male al doppio — — ma la vendetta fia testimonio al ver che la dispensa ma la divina giustizia che viene dall’eterno Vero farà tosto seguire la vendetta in prova della falsa imputazione. Con ciò Dante allude all’acerba morte di ser Corso Donati. Tu lascerai ogni cosa dilecta piu caramente tu abbandonerai figli, patria, genitori, moglie, amici, parenti: e Dante aveva infatti lasciato quest’ opera divina incominciata, e che tanto amava, quale per fortuna ricuperò e questo e quello strale ed è questo il dardo del dolore che l arco de i exiliopria saetta che l’arco dell’esilio prima ti scaglia, e quest’arco ne scaglia tanti, che gli esiliati, non reggendo a tanti mali, lasciano le afflitte salme sopra terreno straniero, tu proverai si come sa di sale lo pane altrui farai esperienza com’è salato il pane degli altri, imperocchè guai a quelli che inangiano coll’altrui appetito e come e duro calle lo scendere e I salire per l altrui scale e quanto è duro e penoso scendere e salire le scale degli altri per bisogni o soccorsi: e quei che piu ti gravera le spalle e quel che piì ti farà grave la sventura sara la compagnia malvaggia e scempia con la qual tu ,-j.