Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/362

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paradiso

s elio ion crede? Come può essere colpevole se gli era impossibile conoscere quello per cui si condannerebbe? Dice pure I’ Apostolo di sè stesso. Merito perdono, perché ignorante mancai. QLIi l’aquila inveisce contro gl’ignoranti presuntuosi, che temerariamer)te azzardano di criticare la giustizia di Dio eccedente le loro forze intellettuali, e che avendo la vista più corta di un palmo azzardano di giudicare di cose lontane le mille miglia. o tu chi se che voi sedereascrannaperjudicare da lungi mille miglia con la veduta corta duna spanna? Chi sei tu presuntuoso ignorante, che vedi quanto è lungo il tuo naso, e pretendi arrivare la profondità della giustizia divina. certo sarebbe da dubitare c meraviglia a colui che 8 assottiglia mecho se la seriptura non fosse sopra voi certo a celui che mi ricerca con sottigliezza, la investigazione sarebbe cagione di dubbio, se la mente umana, limitatissima per sè stessa non avesse nella s. Scrittura mille ragioni di quietarsi alle giuste ed infallibili disposizioni di Dio. Un servo diceva ad altro servo non cercar ragione de1 voler del padrone — e noi diciam comunemente che i signori, che san fare, proibiscono di dimandar ragione di quel che fanno. o terreni animali o menti grosse o animali di terra , ignoranti la prima volunta eh e di se bona da .se eh e sommo bene mai non si mosse Dio prima volonà, in sè stessa buona, mai non si di- parti da sè medesima, e fu sempre a sè medesima uguale cotanto e giusto quanto a lei consuona tanto è giusto quanto più ad essa conforme: nullo creato bene a se la tifa Dio nulla deve alle creature ma essa lui casiona ma essa crea tura viene ridotta all’ essere per sola bontà di Dio. Il vasaio forma il vaso a diversi usi, per balsami, er olii, per lo sterco, per la urina, per le medicine, pei veleni. — La CiceDigitized by Google