Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/411

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canto

XXII. 401

come vento turbinoso tutti si levarono in alto verso dell’ cmpireo dove hanno la vera br sede. Beatrice spinge Dante con essi all’ottava sfera. la bella donna detro a loro mi pinse con un solo cenno su per quella scala Beatrice amorosa mi spinse dietro a quelli spiriti con un moto del viso, che m’accennava di salire io pure per quella scala sì tanto sua virtu la scienza soprannaturale vinse la mia natura elevò, sublimò la mia natura per sè stessa incapace; ne mai si ratto moto nè mai così veloce movimento fu qua giu si vide ud mondo dove si monta e cala naturalmente dove si sale, o scende secondo le norme di gravità che uguaqliar si potesse a la mia ala che potesse uguagliarsi al mio volere, al mio desiderio, alla mia volontà, od al mio volo, che noi) uccello, non saetta, flOfl folgore son tanto veloci, come io fui per quella scala seguendo gli spiriti beati. O lector tu avresti intanto tracto e messo il dito nel fo- co O lettore, non avresti avuto tempo di mettere e togliere il dito dal fuoco in quanto io vidi I segno che segue 1 Tauro gìacchè più presto io vidi il segno di gemini che segue iunmediatamente il Tauro e fui dentro ad esso e mi trovai dentro al segno medesimo s io ritorni mai a quel divoto triunpho modo di giurare — se torni al cielo dove trovasi la Chiesa trionfante per lo quale iopian9o spesso le mie peccata e i pecto mi percuoto per cui io spesso piango i miei peccati, e faccio penitenza: Beatrice poi lo spinse verso della scala per esprimere che anche Dante per via di contemplazione aveva percorse tutte le sfere. o gloriose stelle o lume pregno di gran virtù dai qual io riconosco tutto qual che si sia I mio ingegno qui Dante descrive la sua nascita sotto i’ influsso di gemini ed apostrofa allo stesso segno. Il sole sorgeva in quel segno quando egli nacque, e dice in plurale stelle perchè gemini Vo!. 3.