Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/471

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canto

XXVI. 461

ineonstimabile fosse attenta la gente di Nembrot prima che la gente di Nembrot si mettesse a costruire la torre di Babele, opera che non poteva essere consumata, o condotta a fine. In quell’opera nacque la confusione delle lingue a punizione di superbia che nullo effecto mai rationabile per lo piacere human che rinovdlla seguendo I ciel sempre mai fu durabile perciocchè niuna opera proveniente dall’ arbitrio dell’ anima ragionevole fu mai eternamente durevole per ragione della volontà degli uomini, che si cambia al cangiare degli astri, ed a seconda del loro influsso, opera naturale ee che favella hom I’ uomo ha dalla natura la parola ma natura lascia poi fare a voi segondo che v abbellii ma la natura vi lascia uscirne in un modo, o in un altro come vi piace. In tutte le parti del mondo si creò a piacere un idioma, il sommo bene Dio onde vene la leticia che mi fascia dal quale mi viene la beatitudine che mi circonda lun 8 appellava in terra nomavasi un —pria ch io scendessi a la infernale ambascia prima di essere scacciato dal Paradiso a condurre la vita di sventura nella terra. poi si chiamo EI in ebraico e cio conviene e ciò è di conseguenza che luso di mortali ce come fronda in ramo che sen va e laltra vene che la volontà degli uomini è come foglia degli alberi, che caduta 1’ una, ne viene un’ altra. Finalmente Adamo racconta quanto tempo stette nel Paradiso terrestre ed in sostanza vuoi esprimere che non vi stette che sei ore compite, dalla prima ora fino alla sesta, prendendo la similitudine dal termine, che divide il quarto orientale dall’ occidentale. Il giorno naturale è composto di ventiquattr’ ore, diviso in quattro parti di sei per ciascuna. io fui nel monte che si leva piu da i onda nei monte del Purgatorio che più di ogni altro s’ innalza sopra le acque dei mare che circondano la terra, ed in cima al quale è il Paradiso terDigitized by Google