Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/548

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paradiso

Dall’ altra parte, onde sono intercisi Di vuoto i semicircoli, si stanno Quei che a Cristo venuto ebber li visi. 27 E come quinci il glorioso scanno Della Donna del Cielo, e gli altri scanni Di sotto lui cotanta cerna fanno; 30 Così di contra quel del gran Giovanni, Che sempre santo il deserto e il martiro Sofferse, e poi l’inferno da due anni; E sotto lui così cerner sortiro Francesco, Benedetto, e Agostino, E gli altri sin quaggiù di giro in giro. 36 Or mira l’alto provveder divino; Chè l’uno e l’altro aspetto della Fede Egualmente empierà questo giardino. 39 E sappi che dal grado in giù, che fiede A mezzo il tratto le due discrezioni, Per nullo proprio merito si siede, 42 Ma per l’altrui, con certe condizioni; Chè tutti questi sono spirti assolti Prima che avesser vere elezioni. Ben te ne puoi accorger per li volti, E anche per le voci puerili., Se tu li guardi bene e se li ascolti. 48 Or dubbii tu, e dubitando sui; Ma io ti solverò forte legame, In che ti stringon li pensier sottili. 51 Dentro .alP ampiezza di questo reame Casual punto non puot.e aver sito, Se non come tristizia, o sete, o fame; Chè per eterna legge è stabilito

CÀNTO