Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/559

Da Wikisource.

canto

XXXII. 49

dere un volto più somigliante a Dio. Con quanto artifizio il Poeta ci mostra la gloria della Beata Vergine Maria! In tutta questa cantica aveva in genere descritta la beatitudine e la gloria di Beatrice e degli angeli con vari modi, colori, similitudinì e metafore; ma il paragone del volto di Cristo specifica, e rende tanto sublime la idea, da non potere andare più innanzi! e quello amore che poi li discese cantando Ave Maria gralia piena e l’angelo Gabriele che annunziò a Maria il gran mistero anti a lei le sue ali distese fermò le ali divine dinanzi a lei; rispose a la divina cantilena da tutte parti la beata corte si che ogni vista si fee piu serena rispose a quella salutazione angelica la intera corte de’ beati col — Dominus tecum ecc. aumentando ogni volto la propria letizia espressa col maggiore splendore. O Sancio Padre o san Bernardo che per me comporti I esser qua giu lasciando il dolce loco nel qual tu sedi per eterna sorte che a mio riguardo ti degnasti discendere al più basso luogo della rosa, lasciqndo il sublime grado che secondo i tuoi meriti ti fissò 1’ Eterno. — San Bernardo era con sant’ Agostino nel quart’ ordine qual ce quel angelo che con tanto gioco guarda negli occhi la nostra regina innamorato si che par di fuoco? qual angelo è quello che guarda in volto a Maria Vergine con tanta ardenza di amore che pare di fuoco? cosi ricorsi ancora a la doctrina di colui che come la stella mattutina del Sole abelliva di Maria così ricorsi alla dottrina di san Bernardo, che tanto si faceva bello di Maria Vergine, come la stella del mattino si fa bella del sole oriente. Venere precedendo nel suo corso il sole viene illuminata da lui più che gli altri pianeti; e del pari san Bernardo dottore, quasi stella, precorse nella devozione a MaDigitized by Google