Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/584

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iNDICE


canto

XXVII.

Contra i pastor non buoni arde di sdegno Degli Apostoli il primo, e si rammarca, Che mal s’ occupi il suo loco sì degno. Ed ecco che il Poeta intanto varca Al nono cielo lucido e felice, Qual natura e virtù fra gli altri il marca Lì pienamente a lui spiega Beatrice. • 463


canto

XXVIII.

Quale ad occhio mortal divina essenza Mostrar si puote, in un punto di Luce Appare a Dante, ond’ei n’ha conoscenza. Intorno intorno Amor sempre conduce Nove lucidi cerchi innamorati AI primo punto, che di tutto è Duce; E cori sono d’angeli beati. ‘ 478


canto

XXIX.

Nella divina maestate intende i dubbj del Poeta la sua Guida, E gliene spiega sì, che gli comprende. Poi contra i falsi teologi grida E contra gli orator sacri, che ciance E motti dicon aol perchè si rida; Tal che non suona il ver nelle br guance. • 49


canto

XXX.

Nell’empireo ciel vedesi lume Fra due rive fonte: alte faville Vengono e vanno a sì mirabil fiume. Poscia il Poeta aguzza sue pupille, E allor ved’ esser gli angeli e i beati Quei che paneano veloci scintille, E fulgor puri agli occhi appresentanti. ‘ 50S