Pagina:Commedia - Purgatorio (Buti).djvu/723

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Vennero appresso a lor; cioè a li ditti 24 vecchi, quattro animali; 4 Evangelisti, cioè li 4 Evangeli fatti e composti da Matteo, Marco, Luca et Ioanni, figurati in forma d’animali, secondo che finge santo Ioanni ne l’Apocalissi, unde l’autore trasse questa figurazione, et anco dell’altre; cioè Matteo in forma d’uomo figurato: imperò che più intese a mostrare l’umanità di Cristo che li altri; Marco in specie di leone figurato: imperò che come leone1 di po ’l terso di’ rivivifica col rugito li suoi filliuoli, così Marco più chiaramente che li altri disse la resurrezione di Cristo; Luca in specie di bu’: imperò che come lo bu’ mette grande mugghio, così s. Luca più chiaramente disse la predicazione di Cristo che li altri; Ioanni in specie d’aquila: imperò che come l’aquila vola sopra tutti li altri uccelli e tiene fissi li occhi suoi ne la luce del Sole, così s. Ioanni si levò più in alto di tutti, e messi li occhi de la ragione e de lo intelletto ne la luce infinita et eccessiva de la divinità, più attamente che tutti toccò la divinità del filliuolo di Dio, Coronati ciascun di verde fronda; questi 4 Evangelisti, secondo l’autore, erano coronati di corona di fronde d’allorio la quale sempre sta verde, a significare che la loro dottrina durerà in perpetuo, cioè nel mondo mentre che durerà; et in vita eterna lo vero maestro Cristo la loro dottrina confermerà. Ciascun; cioè dei ditti Evangelisti, era pennuto di sei ali; questa finzione dell’ali è posta dell’2 autore, perchè s. Ioanni evangelista ne l’Apocalissi li figurava coll’ali; e queste 6 ali figurano 6 estendimenti che feciono lo intelletto e la ragione delli Evangelisti a considerare la latitudine e la lunghessa, l’altessa e la profondità di questo omo del quale scrisseno, cioè di Cristo. E desi intendere, benchè s. Ioanni nol dica, che due di queste ali alsavansi suso a la testa, a considerare lo principio di Cristo; cioè la divinità, e due si stendevano ai piedi, a considerare lo processo infine a la consumazione del seculo, e l’altre si stendesseno ciascuno al suo braccio et a la mano, a considerare la vita di Cristo e l’opere suoe che fece nel mondo infino a l’ascensione in cielo. E perchè l’altessa sua, cioè la divinità, fu poco da loro appresa co la ragione e co lo intelletto, però finge Ezechiel che due penne, cioè quella ch’andava al capo e quella ch’andava ai piedi, coprivano lo corpo loro, cioè l’altessa di Cristo che è la divinità, la quale poco fu rilevata3 a loro e poco ne scrisseno a noi, e la profondità che significa l’avvenimento di Cristo all’ultimo iudicio perchè non fu noto loro il quando. E ben che s. Ioanni ne pogna 6, et Ezechiel 4, una medesima cosa intoseno: imperò che s. Ioanni intese la ragione e lo intelletto, et Ezechiel solamente lo intelletto; ma la lunghezza che fu la

  1. C. M. lo leone
  2. C. M. dall’autore,
  3. C. M. rivellata