Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) I.djvu/385

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274 ARISTOFANE

quasi come se il beffato stoltamente aspettasse che i fichi si spiccassero da sè per cascargli in bocca. Pag. 191, v. 12. - Prima dell’attacco si levavano sulle antenne pesantissime masse di piombo in (orma di delfini, che si cercava di (ar piombare sulle navi nemiche per sfracellarle. E si calavano in mare gli schifi per avere pronta una via di salvezza. Pag. 191, v. 16. - Si aspetterebbero i nomi di veri patrioti: ed ecco il nome dello spacciapecore Lisicle, già ricordato prima, e di due spudorate cortigiane. Pag. 192, v. 4. - Nel Ceramico si seppellivano a spese pubbliche i caduti per la patria. Pag. 192, v. 21. - Il Salsicciaio provvede a quella parte del corpo di Popolo che nella naumachia di Salamina s’era più consumata sui banchi delle galee. Pag. 193, v. I. - Armodio era rimasto per gli Ateniesi il prototipo della democrazia. Pag. 193, v. 9. - Come i bifolchi non possono ottenere il miele se non costringendo le api negli alveari, così Cleone non potrebbe sfruttar gli Ateniesi se non mantenesse il duro stato di cose creato dalla politica di Pericle. Tutta la gente che dai campi saccheggiati si rifugiava in Atene, rendeva oltremodo pericoloso il soggiorno in città. Pag. 193, v. 12. - Tucidide narra molto sommariamente questi negoziati che non ebbero alcun esito. Pag. 194, v. 20. - Parodia del Telefo euripideo. Pag. 195, v. 3. - Da Temistocle fu promossa la costruzione delle grandi mura che congiungevano il Pireo alla città, e facilitavano i rapporti col mare. Nulla di certo sappiamo intorno alle mura alzate da Cleone, alle quali si allude nei versi successivi. Pag. 196, v. 6. - Si insinua, e qualche testimonianza antica parrebbe confermarlo, che Cleone si lasciasse persuadere mediante denaro a non insistere nella sua proposta, già accettata e poi abbandonata, di trucidare tutti i Mitilenesi. Pag. 197, v. 3. - Prima di appendere gli scudi dei trofei nemici nei tempi, se ne toglievano le imbracciature. Pag. 197, v. 10. - Ossia gli vuoi dare l’ostracismo. Pag. 198, v. 13. - Di questo Gritto non abbiamo altre notizie.