Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) II.djvu/64

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LE NUVOLE 61


Nondimeno, l’eleggeste: già, si sa che quei d’Atene
sempre male si consigliano, ma gli Dei volgono a bene
ogni loro strafalcione. Quanto a trarre giovamento
da quest’ultimo sproposito, ve l’insegno in un momento.
Quel gabbiano di Cleone pria convincere bisogna
di rapina e corruzione, poi la strozza entro la gogna
incastrargli. E allora, pure se incappate in qualche errore
come avvenne pel passato, tutto andrà per la migliore.
Antistrofe C0R0
Anche tu scendi, o delio
Signor, fra il nostro coro,
tu che tieni le cinzie eccelse vette;
e tu. Dea, che in Efèso il tempio d’oro
abiti, ove con gran pompa t onorano
le lidie giovinette;
e Palla, che sostiene
l’ègida, Dea di nostra terra indigena,
protettrice d’Atene;
e quei che schiara del Parnaso i vertici
con faci rutilanti,
dell’orge re, Diòniso,
fra delfiche Baccanti!

corifeo

Antepirrema
Mentre s’era sulle mosse per venire, con Selene
c’incontrammo: e che facessimo tanti auguri a quei d’Atene
pria ci disse, e agli alleati. Quindi aggiunse come fosse
corrucciata con voialtri: glie ne fate delle grosse,