Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) III.djvu/11

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8 ARISTOFANE



lisistrata

Mi piglia fuoco il cuore, Vincibella,
quando penso a noi donne, e mi ci struggo;
perché gli uomini pensano che siamo
briccone....

vincibella

E no, perdio, che cosa siamo?

lisistrata

continuando.
e furono avvisate di trovarsi
qui, per deliberare intorno a un grosso
affare, e loro dormono, e non vengono.

vincibella

Verranno, anima mia! Per una donna,
uscire è un affar serio. Una ha il marito
che le sta sopra: un’altra sveglia il servo;
un’altra pone a letto il bimbo; questa
lo lava, quella l’imbocca —

lisistrata

Dovrebbero
pensare ad altre cose, assai più gravi!

vincibella

O Lisistrata mia, che c’è di nuovo,
che ci raduni tutte qui? Che affare?
Di che grandezza?