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164 ARISTOFANE


però che prima si poteva, essendo
tesoriere ed amministratrici,
pigfiarci di nascosto olio, farina,
vino, più non possiam: perché i mariti
portan con sé certe maledettissime
chiavettine a tre denti, col segreto,
di fabbrica spartana. Insino ad ora,
tanto, aprivamo gli usci come prima,
comprando un grimaldello da tre oboli;
ma adesso questo Euripide, flagello
delle famiglie, insegna a far le impronte
con sigilli tarlati I — Or dunque sembrami
che si debba tramar la sua rovina,
o in un modo o nel l’altro, o con veleno,
o qualche altr’arte, e toglierlo di mezzo.
Questo lo dico innanzi a tutte: il resto
lo scrivo dopo, con la segretaria.

coro

Più sottil donna mai
né oratrice più abile
sino ad oggi ascoltai!
Quanto ella dice è vero;
tutti gli aspetti investiga,
pondera col pensiero.
Acute cose ha dette,
e parole molteplici
rinvenne, e bene elette.
Si che, se ora Sènocle,
di Càrcino gran prole,
parlasse, a tutte, io penso.