Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) III.djvu/211

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208 ARISTOFANE



arciere

i seguitando a stringere.
Folere angora strincere?

mnesiloco

Accidenti,
accidentacci, che ti pigli un canchero!

arciere

’ Fecchie priccone, stare zitte! — Antare
a pigliare tappete, per star comode!
Pone in terra una stuoia, vi si getta su, e si addormenta.

mnesiloco

Che bei guadagni ho fatti con Euripide!
Ahimè!
Su la scena appare Euripide, grottescamente camuffato da Perseo,
su una caricatura di cavallo alato.
Celesti e Giove salvatore!
C’è speranza! L’amico non ha idea
d’abbandonarmi! Vedo un certo Pèrseo
che sbuca fuori, e fa segno ch’io faccia
da Andromeda. Eh, di lacci, n’ho da vendere!
Intanto, è chiaro che viene a salvarmi:
se no, mica pensava a volar qui!