Pagina:Commentarii di m. Galeazzo Capella delle cose fatte per la restitutione di Francesco Sforza secondo duca di Milano.djvu/43

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ĩpedito dalla medesima cagiõe dell'acqua s'era fermo a Binasco, cominciãdo a mãcare la provosiõe de danari condotti da Renato di Savoia, pẽso che da Pavia fusse necessario levarsi, pria che l'inimico li fusse piu propinquo: ilquale, tosto che dal tẽpo li fu cõcesso, mosse il cãpo verso la Certosa, et si poso appresso il Chiuso, chiamato dal vulgo Parco che gli antichi Duchi Milanesi per le caccie domestiche haveva cõ uno muro in circuito di xx. milia passi serrato. Et havrebbe con Frãzesi cõbattuto, se Mõsi. di Lautrech non havesse l'occasiõe di cõbattere fuggita. Et havẽdo i cavalli leggieri dell'uno et dell'altro essercito fatte alcune scaramuccie, Mõsi. di Lautrech a Lãdriano tra li cõfini del Lodigiano et Pavese cõ l'essercito n'andò: et quindi si trasferi a Moguntia. Laquale partita quantunque ella non havesse simiglianza di fuga, nondimeno al Signor Prospero et a gli altri capitani pareva verisimile quello, che ogni giorno per varii rumori et avisi s'intẽdeva et questo tra che i Svizzeri non volevano piu sopportare cosi lunga militia, sappiẽdo massime che poco dopo i pagamẽti erano per mancare: et che Monsignor di Lautrech era venuto in quelli luoghi solamẽte per potere recuperare piu cõmodamente per opera de cavalli leggieri i danari, che nuovamẽte di Francia insino ad Arona gli erano stati mandati: et tenere fermi i Svizzeri. Ma Anchise Visconti, il quale mãdato dal Morone con cinquecento fanti et alquanti cavalli leggieri non lontano d'Arona et appresso a Busto castello s'era posato, haveva messo tãta paura a quelli, che havevano tolto cõdurre i danari, che di quel luogo per alquãti giorni nõ hebbeno ardimẽto di partirsi. Di che nacque che i Svizzeri, iquali cõtra la voglia loro militavano, poscia che vẽneno a Mogũtia, domãdarono che fusse dato loro licẽza d'ãdarne a casa, o veramẽte faculta di cõbattere. Et quantũque l'una cosa et l'altra paresse dura a Mõsi. di Lautrech, come quello, che sẽpre havea