Pagina:Comnena - Alessiade, 1846, tomo primo (Rossi).djvu/9

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PROLOGO. 7

di maniera che sia grandemente celebrato. Tanto egli si propose ad argomento e tema del suo scrivere; ma di tali speranze diedero in secco, non avendo potuto condurre a termine tutto il divisato lavoro; conciossiachè giunto colla sua narrazione ai tempi dell’imperatore Niceforo Botaniato mancò ai vivi con grave danno della istoria e de’ lettori, prive rimanendosi quelle geste della luce grandissima che acquistar potevano dall’ingegno di lui, e venendo meno il diletto che dallo svolgere l’eruditissima opera le addottrinate menti prendean giustamente fiducia di conseguire. Poichè tutti coloro cui fu dato l’assaporarne il pregio, leggendo brani di qualunque suo opuscolo, di buon grado non gli rifiuteranno meco eleganza nella tessitura del discorso, e soavità di elocuzione e stile.

VIII. Ita di questo modo in dileguo sì grande speranza, ad impedire che alle paterne imprese mancasse il suffragio d’un autore comunque, o che gli scritti del mio consorte, in paese straniero, tumultuariamente ed infra lo strepito delle armi di fretta estesi, nè per ancora compiuti, venissero così imperfetti avvolti in perpetue tenebre, io stessa mi vidi inanimata, e meglio direi costretta, a far succedere in questo lavoro l’opera