Pagina:Compendio della dottrina cristiana, Roma, 1905.djvu/252

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6.º coloro che non vogliono lasciare le occasioni prossime del peccato.

D. Non è egli troppo rigoroso il confessore che differisce l’assoluzione al penitente, perchè non lo crede ancora ben disposto?

R. Il confessore che differisce l’assoluzione al penitente, perchè non lo crede ancora ben disposto, non è troppo rigoroso, ma anzi molto caritatevole, regolandosi come un buon medico, che tenta tutti i rimedi, anche disgustosi e dolorosi, per salvare la vita all’ammalato.

D. Il peccatore al quale si differisce o si nega l’assoluzione, dovrà disperarsi, o affatto ritirarsi dalla confessione?

R. Il peccatore, al quale si differisce, o si nega l’assoluzione, non deve disperarsi, o ritirarsi affatto dalla confessione; ma deve umiliarsi, riconoscere il suo deplorabile stato, profittare dei buoni consigli che il confessore gli då, e così mettersi al più presto possibile in istato di meritare l’assoluzione.

D. Che cosa deve fare il penitente, quanto alla scelta del confessore?

R. Il vero penitente deve raccomandarsi molto a Dio per la scelta di un confessore pio, dotto e prudente, poi mettersi nelle sue mani, e sottomettersi a lui, come a suo giudice e medico.

§ 9. - Della soddisfazione ossia penitenza.


D. Che cosa è la soddisfazione?

R. La soddisfazione, che chiamasi anche pe-