Pagina:Cordelia - Il mio delitto, Milano, Treves, 1925.djvu/128

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blime, ma anche la più terribile: la buona musica non si sente tanto spesso, e l’altra è uno strazio, un inferno dal quale non ci si può salvare; si può fuggire da un seccatore alzandosi e andando in un’altra sala, ma per la musica non c’è scampo, ci perseguita, ci insegue, ci strazia, e poi per giunta bisogna applaudire e ringraziare. Chi ci salva al giorno d’oggi dagli strimpellatori di note? No, no, preferisco la mia casa e la vostra compagnia.

Egli fece un inchino, e rispose:

— Vi sono molto obbligato per quello che mi risguarda, ma mi rincresce vedervi così disillusa e stanca della vita alla vostra età. In società vi sono divertimenti per tutti i gusti; per quelli che non vogliono saperne di musica e di ballo c’è sempre la conversazione ed il gioco.

— È vero, — diss’io, — la solita con-