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i figli di pantelleria 47

nenti di tutto l’impero africano francese. Non è una politica che la Francia si sceglie per una certa azione su un certo punto del suo impero in un certo momento; è l’imposizione del destino su tutto quanto il suo impero, per le condizioni stesse di questo impero. E le condizioni sono una sola, la medesima, immutabile, insanabile e tante volte mostrata: che nemmeno il possedere numerose colonie risolve la Francia a fare numerosi figliuoli.

La Francia incomincia a pagare il fio del suo volere un impero troppo grande con una popolazione troppo piccola, al contrario di noi che sin qui c’eravamo ostinati a restare in una patria troppo piccola con una popolazione troppo grande. La possibilità di popolamento che i francesi avevano, fu quasi giusta alla conquista d’Algeri; ma era già inferiore all’occorrente, alla conquista di Tunisi, tanto è vero che questa terra fu occupata da loro, ma popolata da un altro popolo che ne fu escluso, l’italiano; ora poi alla conquista del Marocco quella possibilità vien come diluita, sempre più scarsa, in una estensione sempre più vasta. Gli imperi si formano dalle nazioni con potenza generativa esuberante: allora quelle nazioni a larghe figliolanze escono dai loro confini e invadendo i territorii di popoli inferiori ten-