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COSMORAMA

PITTORICO.



N.° 15. MOLTO per POCO 1836.



PIAZZA DEL DUOMO A MESSINA.

La piazza del Duomo di Messina rappresenta la storia di quella città, che sofferse le più straordinarie vicende. La Cattedrale che le si alza di fronte è un curioso monumento dell’architettura rinascente in Italia nel secolo duodecimo, unitamente al gusto moresco importato in Sicilia dagli Arabi. Essa fu eretta nel 1197 dal conte Ruggero di Sicilia. La facciata di questa chiesa è divisa in tante zone, o fascie a linee orizzontali, di marmi a vario colore che le danno un carattere altamente pittoresco. Tre porte danno accesso al tempio; la più grande di esse è sormontata da archetti a sesto acuto, da colonnette, da gugliette, da nicchie con statue e da mille ornamenti di genere moresco. La parte superiore della facciata, unitamente alla torre quadrata che ne occupa una porzione, venne distrutta dal terribile tremuoto del 1783 che ridusse Messina a cumuli di rovine.
L’interno di questa chiesa è un misto di tutti i generi di architettura. Ivi trovi confusa l’architettura romana colla gotica, la moresca coll’italiana, l’orientale colla barocca. Anche i musaici e gli ornamenti di cui sono fregiate le pareti presentano saggi di ogni maniera di stile. Fra le pitture sono pregiate quelle del Quaglia, e fra le sculture hanno gran lode i bassirilievi del Gaggini contemporaneo di Michelangelo, L’altar maggiore è straricco di bronzi, di pietre fine o di gemme. La navata di mezzo è sorretta da ventisei colonne di granito egizio, che sono più begli avanzi di antichità che presenti Messina, Gli illustratori di questa chiesa credono che queste colonne abbiano appartenuto ad un antico tempio pagano, e non siano già provenute da cave egizie, ma da sicule miniere.

Il sotterraneo di questa cattedrale è anch’esso ric-